La Calabria rischia di ritrovarsi con sempre più ambulanze senza medico a bordo.
Lo sottolinea il consigliere regionale Gianluca Gallo, all’indomani del grido d’allarme lanciato, a livello nazionale, dal presidente del Sis 118, Mario Balzanelli. «Già a fine Aprile – ricorda l’esponente della Cdl – avevo sollevato perplessità sulle decisioni dell’Asp di Cosenza di ridurre il numero dei medici a disposizione del 118, creando così scompensi in molti centri dell’alto Ionio, come ad esempio Cassano, dove il distaccamento di detto personale ad altri compiti e sedi ha portato ad un sostanziale depauperamento del servizio sin qui egregiamente garantito dalla Pet cassanese, con una media di 1.300 interventi annui che al momento ricadono sulle spalle di due soli medici e di altri loro colleghi a seconda delle situazioni inviati a Cassano alla fine dei loro turni presso le strutture Ospedaliere nelle quali sono dislocati». Poi le parole di Balzanelli, in campo per evidenziare come il sistema salvavita imperniato sulla funzionalità delle postazioni di emergenza territoriale rischi di essere sostanzialmente smantellato in tutta Italia per la mancanza, a bordo delle ambulanze, di medici ed infermieri. «Un’ambulanza senza medici – osserva Gallo – si riduce a funzioni di mero trasporto o quasi, dal momento che in assenza del medico riesce impossibile ad esempio intubare i pazienti, dare farmaci o formulare diagnosi, con conseguente risparmio di tempo che, alla fine, può risultare prezioso». Eppure, ciononostante, i tagli nel settore non mancano. Specie quanto al personale. «Una situazione assurda – contesta Gallo – soprattutto in una Regione come la Calabria in cui l’indice di deprivazione socioeconomica, ovvero l’indicatore solitamente usato per misurare i risultati sanitari e le possibilità di accesso ai servizi sanitari, è tra i peggiori d’Italia, per tacere delle condizioni orografiche del territorio che non a caso hanno portato al varo di un progetto volto ad ottimizzare l’assistenza sanitaria anche d’urgenza nelle tante località poco servite da reti di collegamento efficienti e non a caso denominato “Riduciamo le distanze” ». Ragioni per le quali, continua Gallo, «la Regione deve fare la sua parte fino in fondo ed evitare che il servizio 118 patisca un sostanziale depotenziamento: nei prossimi giorni presenterò un atto ispettivo perché vengano esplicitati i dati sulla situazione attuale e le prospettive future». Intanto, però, il consigliere regionale della Cdl mette sul tavolo una proposta: «Si verifichi la possibilità di garantire la costante presenza di medici a bordo delle ambulanze magari anche attraverso l’impiego di medici di guardia medica, se necessario previa istituzione di specifici percorsi formativi. In ogni caso e comunque si individuino le misure necessarie a garantire l’efficacia e l’efficienza del servizio su tutto il territorio regionale, senza nulla togliere né tagliare almeno al 118».
Avv. Gianluca Gallo
Consigliere regionale della Calabria |