Anche nel dibattito che recentemente si è sviluppato nella città di Corigliano Rossano, circa l’opportunità dell’adozione del Piano Strutturale Associato, i comitati e le associazioni civiche, i partiti e le forze sociali che si sono battute per la fusione delle due città, hanno dimostrato di essere attente e di essere ancora presenti e attive nel dibattito sulla costruzione della nuova città jonica. Il pronto e convergente intervento di tutte le forze che hanno determinato la vittoria del SI al referendum del 22 ottobre ha avviato una riflessione sulle conseguenze che la novità della fusione, necessariamente, dovrà avere anche sul PSA. Dobbiamo rimarcare, in ogni caso, che, per quanto ci riguarda, non intendiamo negare la necessità per l’intero territorio di dotarsi di un adeguato strumento urbanistico, né rigettare in toto il lavoro fatto. Le rimostranze riguardavano soprattutto l’inopportunità dell’adozione del PSA, alla luce della novità costituita dalla nascita della città di Corigliano Rossano, senza apportare le opportune e necessarie modifiche in relazione a questa novità, che non è di poco conto. La preoccupazione viva, è che l’adozione del PSA non sia valutata come un semplice e banale passaggio amministrativo, che sarebbe limitativo anche rispetto agli obbiettivi che il Piano stesso si propone, ma che possa, invece, servire ad aprire una profonda riflessione, che coinvolga tutti i settori delle popolazioni interessate che, per ammissione di tutti, finora è mancata quasi completamente. Un confronto ampio e approfondito che, partendo dalla novità della nascita della città di Corigliano Rossano, proponga l’area jonica cosentina come il motore economico della regione, capace di trascinare l’intera Calabria in un circolo virtuoso che porti a poterci confrontare con le vicine regioni di Basilicata e Puglia. Insomma, riteniamo che le linee generali del PSA, le sue ragioni profonde, coincidano con l’obbiettivo comune di fare dell’area che si dipana attorno all’antica Sibari un’entità coesa e forte che sappia recuperare i suoi valori identitari e si sappia proporre con autorevolezza, all’attenzione dell’Italia e della comunità internazionale, come un soggetto forte e in grado di proporsi con pari dignità con le aree più evolute del pianeta. Corigliano Rossano non può che essere assunta a riferimento per questi obbiettivi che il PSA propone. Proprio in questa direzione, non si può non tenere conto di alcuni eventi che si sono determinati recentemente nel territorio e che il PSA nel momento della sua redazione non poteva prevedere. Per esempio, l’ammodernamento della linea ferroviaria jonica permette di fare sicuramente ragionamenti diversi, in termini di mobilità, rispetto agli anni scorsi. Così come l’istituzione della Zona Economica Speciale, che investe il Porto di Corigliano Rossano e l’area industriale di Schiavonea, pone tutto il territorio in una prospettiva, in termini di potenzialità di sviluppo economico, sicuramente molto più avanzata rispetto al passato. Un altro evento che avrà sicuramente un impatto forte e i cui risvolti positivi bisogna prepararsi a cogliere è l’avvio dei lavori del terzo megalotto della nuova E90. Così come, rispetto al passato, bisogna dare risposta alle istanze che provengono dall’inizio dei lavori del nuovo ospedale in località Inziti e dall’individuazione di quella stessa area come luogo che dovrà accogliere il municipio e tutti gli uffici amministrativi che, a partire dal tribunale, si prevede che sorgeranno in conseguenza della fusione. Insomma, nell’intenzione di chi ha promosso la fusione, un evento di questa portata non può e non deve certamente limitarsi alla speranza di intercettare qualche finanziamento in più o di avere dallo Stato qualche agevolazione fiscale. Tutt’altro: alla nascita della nuova città è legata una visione, un sogno di modernità e di progresso che chi è stato protagonista di questa entusiasmante avventura vuole continuare ad inseguire, coinvolgendo in questa speranza di riscatto civile, culturale, economico e sociale anche chi finora non vi ha partecipato. Un sogno che vogliamo che sia compartecipato da quanta più parte possibile delle intelligenze e delle energie pulsanti che albergano in questo territorio. Un sogno che vorremo realizzare in sinergia e non in contrapposizione ad alcuno. In sinergia, anzitutto, con le città di Cosenza e di Crotone, che riteniamo parte altrettanto fondamentali di un progetto così ambizioso. In questo quadro, bisogna avviare, perciò, questo percorso, a partire dalla discussione sul PSA e dalla visione generale che in esso è contenuta. Per questo motivo, ribadiamo la necessità di soprassedere all’adozione del PSA e auspichiamo, invece, l’avvio di una discussione che veda protagonisti tutti gli attori istituzionali interessati assieme alle forze politiche, sociali e produttive, alle associazioni e a tutti i settori delle comunità interessate, con l’obbiettivo, non già di accantonare il PSA, ma di renderlo rispondente alle esigenze del territorio, alla luce delle numerose novità che nel frattempo sono intercorse. Per parte nostra continueremo ad essere parte attiva e disponibili al confronto nella massima disponibilità e senza pregiudiziale alcuna. Nella speranza che ogni cittadino che fa parte delle nostre comunità si senta parte interessata e contribuisca, secondo le sue possibilità e le sue conoscenze, ad un processo che investe il futuro della nostra terra e delle prossime generazioni. |