Per i cinquant’anni dalla sua nascita, come istituzione statale, la scuola dell’infanzia è stata celebrata e festeggiata in città su iniziativa degli Istituti Comprensivi cittadini “IC Erodoto”, “IC Leonetti”, diretti dalla DS Susanna Capalbo, e l’“IC Don Bosco”, guidato dal DS Agostino Guzzo . Titolo della manifestazione “Dall’asilo alla scuola dell’infanzia: cosa è cambiato e cosa cambierà” caratterizzata dalla presenza di bambini, insegnanti e genitori della Scuola dell’Infanzia che hanno raccontato le loro esperienze e testimonianze sulla “prima scuola”. La scuola dell’infanzia è nata ufficialmente il 18 marzo del 1968, un cinquantennio che l’ha vista radicalmente cambiata, un’evoluzione storica determinata dall’interessamento della pedagogia nel progettare le istituzioni educative per i bambini in età prescolare. «Celebrare i 50 anni della scuola dell’infanzia attraverso la testimonianza di bambini, insegnanti e genitori è stato da subito- spiega la DS Capalbo - il tratto distintivo della manifestazione. Dando voce direttamente ai protagonisti della Prima Scuola per capirne l’evoluzione e soprattutto la direzione che questa importante istituzione scolastica deve avere. Significativa e importante la presenza del professore Enzo Cumino che ha sintetizzato la nascita della Scuola dell’infanzia a Corigliano. Così come rilevante e densa di memoria e suggestioni è stato il racconto della Maestra Lina Sapia una delle insegnanti che hanno contribuito a fondare l’idea della scuola dell’infanzia, permettendo di sollecitare quell’ineludibile passaggio da “Luogo di assistenza” a “luogo di educazione e formazione”». Nel corso della serata i bambini hanno rappresentato tale percorso «con i loro insegnanti li abbiamo visti interpretare il ruolo dei principali teorici dell’apprendimento che, dalle sorelle Agazzi alla Montessori, da Piaget a Vigostky, da Bruner a Gardner hanno contribuito a ispirare il modello pedagogico della Scuola dell’Infanzia italiana. È stato emozionante vedere come la fantasia dei bambini ha saputo cogliere l’essenza di idee rivoluzionarie per l’apprendimento e la pedagogia rivolta alla prima infanzia. Il successo dell’inziativa- ha concluso la Capalbo- ci sollecita ulteriormente a credere e sperare nella passione per l’educazione: condizione che non deve conoscere tregua o indecisione alcuna». |