Acquisto di 25 paia di calzature per i dipendenti del magazzino comunale. Gara d’appalto regolare. Su sette ditte, solo una ha risposto all’invito dell’Amministrazione Comunale. Legalità e trasparenza, principi rispettati.
Nel caso specifico è stata utilizzata la procedura della gara negoziata. Per la fornitura della merce sono state invitate sette ditte locali con offerte al ribasso su una spesa prevista di euro 1.220. Le calzature richieste dovevano avere le seguenti caratteristiche: antinfortunistiche, antistatiche, alte, assorbimento energia al tallone, suola resistente agli oli, agli idrocarburi e solventi, antiperforazione (P), puntuale resistenza a 200 J, normative CE-EN ISO 20345/20344.
All’avviso di gara solo una ditta , la G.E.S.A.F. ha fatto pervenire un’offerta con il 10% di ribasso per la fornitura delle calzature richieste, per un importo di 1.098 euro, iva compresa.
Il tutto si è concluso nell’arco di tempo di tre mesi.
Cosa ci sia di scandaloso e di illecito in tutto questo appare incomprensibile, soprattutto se teniamo presente che molte imprese locali poiché non sono a posto con la documentazione (DURC) spesso non sono in grado di partecipare alle gare indette dalla pubblica amministrazione.
Dare notizie fuorvianti e costruire teoremi appare del tutto fuori luogo e poco onesto. Come in tutte le forniture, laddove si dovesse riscontrare qualche difetto di fabbrica, la merce per legge dovrà essere sostituita.
Stando alle procedure burocratiche comunali, la ditta fornitrice sarà pagata se risulta in regola con il pagamento dei tributi comunali e se risulta in regola con il DURC. - (Fonte: MONTESANTO SAS – Comunicazione & Lobbying).
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