Bagno di folla per la IV edizione della Notte del Liceo Classico “G. Colosimo” dal titolo “VERBA MANENT…il potere della parola”, svoltasi al centro di Eccellenza di Corigliano Calabro, alla presenza di rappresentanze istituzionali e scolastiche. Ad introdurre e coordinare le attività, la professoressa Anna Di Vico De Simone che, dopo i saluti e i ringraziamenti, ha spiegato le ragioni dell’iniziativa a cui ha collaborato la professoressa Giovanna Conserva unitamente all’intero corpo docente dell’istituto.
Nel corso della manifestazione sono intervenuti il sindaco Giuseppe Geraci e l’assessore alla pubblica istruzione Tommaso Mingrone. Le conclusioni sono state affidate al dirigente scolastico Pietro Antonio Maradei che ha sottolineato la rilevanza, estremamente attuale, della tematica affrontata quale principio democratico di alto valore da tutelare e custodire. Inoltre, con riferimento alla consegna del nuovo liceo classico, ha ribadito l’importanza di aver zonizzato la struttura nel centro storico.
Gli studenti si sono cimentati nella rilettura dell’art. 21 della Costituzione, di cui quest’anno ricorre il 70° anniversario, incentrato sulla libertà d’espressione, pietra angolare del sistema democratico. Diritto che è stato faticosamente conquistato, ma che oggi risulta minacciato dall’uso distorto dei media e dei social network, ricettacolo di fake news, haters e cyberbullismo. E allora partendo dal primo esempio letterario di “censura”, quello del Tersite omerico, umile soldato zittito da Odisseo, aristocratico eroe, “abile nel parlare”, i ragazzi hanno portato in scena stralci della “Lisistrata” di Aristofane, genio della sferzante satira “senza bavaglio” dell’Atene del V sec. a C.; hanno indossato i panni di martiri illustri del libero pensiero: Socrate, Seneca, Ipazia d’Alessandria, Giordano Bruno, le cui anime si ritrovano in un oltretomba immaginario; hanno reinterpretato il mito della caverna di Platone, come prigionieri dei nuovi idoli e del pensiero unico propinato dai mass media e dai social; e poi Ovidio e il suo esilio, il Gatto e la Volpe di Pinocchio nei panni di abili “sofisti”, Don Milani e il suo impegno per una parola che ”rende uguali e ci fa liberi”. Il tutto con originali contaminazioni e performance canore, coreutiche ed artistiche realizzate dagli studenti diversamente abili, perché la comunicazione, soprattutto quella non-verbale, supera ogni barriere. Un’edizione questa, particolarmente emozionante, perché coincisa con la consegna del nuovo Istituto per il “G.Colosimo”, ubicato nella splendida cornice del centro storico, sede che si auspica possa diventare fucina di menti brillanti e progetti innovativi per tutto il territorio.
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