Con queste commosse espressioni, il Sindaco Giuseppe Geraci conclude il suo messaggio indirizzato all’avv. prof. Giuseppe Gianzi, in occasione del conferimento della Medaglia d’Oro alla Professione Forense, da parte del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati della Capitale. L’avvocato Gianzi è nato a Corigliano Calabro l’8 giugno 1932, nella casa posta all’angolo tra Via IV Novembre e Via San Francesco di Paola. Di intelligenza vivida e spiccata, studioso profondo e profondamente umano, consegue, nello stesso anno, 1949/1950, la doppia Maturità Liceale, quella Scientifica e quella Classica, a pieni voti e meritando l’encomio (il “bacio”) di entrambe le Commissioni Esaminatrici. Si iscrive all’Università “La Sapienza” di Roma ove, nel 1952, si laurea a pieni voti e con lode in Giurisprudenza. Docente di Diritto e Procedura Penale nell’Ateneo Romano, ha esercitato, ed ancora esercita, la nobile professione forense che, nel corso di questi lunghi anni, è stata costellata di successi e ove, soprattutto, si è distinta la sua nobile personalità, caratterizzata da alte doti umane e proprie della nostra gente. Ora, dopo 60 anni di ininterrotta attività, la Medaglia d’Oro alla Carriera conferitagli dall’Ordine Forense Romano nell’Aula Magna della Corte Suprema di Cassazione, alla presenza di numerosi colleghi e Magistrati. “Apprendo con immenso piacere e altrettanta commozione, del prestigioso e ambito riconoscimento che Le è stato conferito – scrive il Primo Cittadino – chiaro segno della stima e dell’apprezzamento che Ella ha saputo riscuotere, in oltre 60 anni, nella Città Eterna, nelle Aule di Giustizia, tra i Colleghi e nella Magistratura. Tutto ciò fa onore e costituisce vanto e gloria per Corigliano, la città che le ha dato i natali, ove Ella è cresciuto sulle ginocchia di una buona e santa mamma e all’ombra degli insegnamenti di un grande uomo, suo padre. Lei non ha mai dimenticato la terra ausonica né la sua gente, essendo stato, per tutti questi anni, punto di riferimento per tanti nostri concittadini - che, in vicende giudiziarie, hanno trovato conforto nella sua professionalità e nella sua bontà – e per tanti colleghi che hanno sempre visto nella sua persona un maestro docile e preparato. A ciò – e non potrei esimermi dal farlo – unisco la soddisfazione e il compiacimento personale, essendo a Lei legato da forti vincoli di parentela, sempre mantenuti nel tempo e nonostante la distanza che La separa dalla sua terra d’origine. E’ per tutte queste motivazioni, esimio professore e avvocato, che, a nome dell’intero nostro popolo, voglio farLe giungere le più vive congratulazioni e i più sentiti auguri dicendoLe che…Corigliano è orgogliosa di Lei…”. |