Ripercorrere un tracciato, ricomporre i pezzi sparsi di un mosaico, rimettere insieme le tessere del passato attraverso documenti, racconti e visite dirette al patrimonio culturale. Si chiama “Corigliano Calabro: l’identità tra storia e memoria” il progetto didattico culturale che vedrà coinvolti 900 studenti delle scuole primarie cittadine. Obiettivo: costruire un percorso di crescita identitaria, attraverso la scoperta e conoscenza dei luoghi.
A dare notizia del progetto redatto dal settore servizi sociali cultura istruzione del Comune è l’assessore al ramo Tommaso MINGRONE.
Con questo genere di iniziative - dichiara MINGRONE - ci sforziamo come istituzione pubblica di aggredire uno dei più odiosi GAP di questa terra: la non conoscenza, soprattutto da parte delle nuove generazioni, dei nostri territori e dei nostri patrimoni identitari, ereditati e custoditi quasi sempre nei nostri centri storici. Il ruolo della scuola è prezioso rispetto a questo obiettivo e la comunicazione interna diventa strategica per stimolare quel turismo di prossimità che è la molla e la cornice favorevole, se non addirittura la precondizione, per l’esplosione di tutti gli altri segmenti turistici.
Un dipinto, una lapide, i resti di una bottega artigianale, il racconto di una persona anziana, un monumento, una chiesa. Nell’ottica della costruzione della identità personale, le identità territoriali, la storia locale, il capitale sociale, il patrimonio culturale e umano, diventano fattori strategici ed innovativi di qualsiasi politica di sviluppo sostenibile.
Il progetto prevede il coinvolgimento dei 445 bimbi delle classi quinte della scuola primaria e dei 457 alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado che, a seguito dei percorsi itineranti nel centro storico, svolgeranno attività di elaborazione di immagini. A Giungo, una selezione dei lavori eseguiti dai giovani studenti, verrà esposta nel Castello Ducale.
I partner del progetto sono l’assessorato alla pubblica istruzione il settore tecnico manutentivo, l’associazione “White Castle” e gli istituti comprensivi della Città.
Da San Pietro a Palazzo Abenante, dalla Chiesa di Santa Chiara e convento delle clarisse alla chiesa della Riforma, da Palazzo SOlazzi/Castriota a Porta Librandi, da Palazzo Malavolti a Palazzo Skanderberg, dalla Badia dei Basiliani alla Chiesa di San Luca, dalla casa natale di Vincenzo Tieri alla Chiesa di Santa Maria Maggiore, da Palazzo Persiani a Palazzo Morgia, da Palazzo Bombini a Porta Giudecca, dal Picchetto a Palazzo De Rosis, da Torre Garopoli a Torretta, da Piazza del Popolo a Palazzo Bianchi Caruso, da Torre Cittadella a Ponte Canale, fino alla visita del Castello Ducale. Sono, questi, i tesori architettonici da far riscoprire e conoscere ai 900 studenti. (Fonte/Lenin MONTESANTO – Comunicazione & Lobbying). |