Una delle poche certezze di questa accesa campagna referendaria è che il procedimento per la fusione sia portato avanti, diciamo con una certa insistenza, per usare un eufemismo, dalla vicina Rossano. Il comitato delle 100 associazioni(non 99, ne 101) che ha il suo zoccolo duro proprio a Rossano, il Consigliere Regionale Graziano, la maggioranza e l’opposizione unite nel sostenere in Consiglio Comunale il progetto di fusione, si stanno spendendo con ogni energia per il SI alla fusione. Eppure a questo unanimismo non corrisponde un trasferimento fedele degli stessi nella realtà. Inutile soffermarsi, poiché già ampiamente dibattuto, sull’eliminazione decisamente a sorpresa, fatta in consiglio regionale del quorum e dell’autonomia elettorale dei due comuni coinvolti, e chi sostiene il contrario su quest’ultimo punto si avventura in una interpretazione delle legge fatta a proprio uso e consumo. Ciò che sembra incomprensibile è la totale assenza di dialogo tra le due Amministrazioni Comunali, tranne che per un incontro tenutosi ad inizio settembre finito nel peggiori dei modi, con reciproche accuse, che però è servito ad evidenziare quello che tutti pensano e cioè che la fusione non può essere frutto di improvvisazione e di superficialità. Eppure le richieste di incontro, per riempiere di contenuti l’ambizioso progetto della fusione, da parte dell’Amministrazione Comunale di Corigliano Calabro non sono mancate, di seguito è riassunto il carteggio prodotto dal Sindaco Geraci, al quale il Primo Cittadino di Rossano, Stefano Mascaro, non ha ritenuto opportuno fornire risposta. Per economia di lettura riassumiamo i tratti salienti delle missive, che ad ogni buon conto vengono allegate in copia:
Documento Protocollo n. 4.034 del 25/01/2017 – Il sindaco Geraci scrive al Sindaco Mascaro:
Chiede di valutare la possibilità di estendere il processo di fusione anche al confinante Comune di Cassano allo Ionio - il quale porterebbe con se, la grande dote di un nome conosciuto in tutto il mondo: Sibari; Incontro tra le delegazioni due comuni, per comparare le situazioni economiche, al fine di pervenire ad un eventuale, magari simulato, ipotesi di bilancio unico; Invio della scheda di sintesi per la comparazione dei bilanci, al fine di scongiurare ogni possibile incompatibilità per il prosieguo del processo di fusione;
Documento protocollo n. 5.138 del 01/02/2017 - Il sindaco Geraci scrive alla Corte dei Conti:
Comunica alla Corte dei Conti che per una corretta procedura della fusione è necessario effettuare accurata comparazione dei bilanci dei due comuni, per elaborare schema bilancio del nuovo ente, funzionale a determinare le dimensione reale economico-finanziario-patrimoniale. Documento protocollo n. 14.457 del 23/03/2017 - Il sindaco Geraci scrive al Sindaco Mascaro:
Comunica di essere in attesa dell’incontro richiesto in data 25/01/2017 da tenere il più presto possibile; Informa che il Comune di Corigliano Calabro ha istituito una commissione composta da tecnici e consiglieri comunali, finalizzata per lo studio del progetto di fusione e invita il Comune di Rossano di fare altrettanto;
Documento protocollo n. 41.146 del 14/08/2017 - Il sindaco Geraci scrive al Sindaco Mascaro:
Chiede un impegno congiunto dei due Comuni, presso la Regione Calabria, affinché sia ristabilito il quorum, inizialmente previsto nella legge sulla fusione tra i Comuni, e l’indipendenza del voto referendario in ciascun comune senza che sia prevista la sommatoria dei voti espressi; Dare vita ad un confronto tra le due Amministrazioni sui rispettivi bilanci ed avviare finalmente la redazione di un piano di fattibilità;
Documento protocollo n. 41.651 del 21/08/2017 - Il sindaco Geraci scrive al Sindaco Mascaro:
Invito a confrontare i rispettivi bilanci, con eventuale incontro anche durante i giorni festivi, data l’urgenza. Questo invito sortirà un incontro tecnico in data 01/09/2017, concluso con reciproche accuse di scorrettezze.
Documento protocollo n. 46.395 del 18/09/2017 - Il sindaco Geraci scrive al Sindaco Mascaro ed al Presidente del Consiglio Comunale Rosellina Madeo:
Si chiede la convocazione di un consiglio comunale congiunto per chiedere al Presidente della Giunta Regionale Mario Oliverio, un differimento della data del referendum almeno di 90 giorni. Tanto, per la redazione di un piano di fattibilità e per dare tempo alla Regione Calabria di apportare le dovute modifiche alla normativa sull’ indipendenza dei bacini elettorali ed il reinserimento del quorum.
Le missive sopra elencate sono rimaste tutte senza risposta ad eccezione dell’ultima con la quale veniva comunicata al Sindaco Geraci la non disponibilità ad accettare quanto richiesto. Alla luce di tutto questo sembra quasi fantascientifico se non addirittura masochistico arrivare al referendum ed alla fusione dei due Enti. E’ grave che una parte sia rimasta sorda alle continue richieste dell’altra, è grave che il Sindaco Mascaro, persona la cui cortesia è nota a tutti, abbia deliberatamente ignorato il sentimento di una parte importante della popolazione interessata dal referendum. Il 22 ottobre rappresenterà la data che ha scavato un profondissimo solco tra le due popolazioni. La fusione è un’altra cosa, è il momento conclusivo di un percorso condiviso, che saluta la nascita con gioia di una nuova aggregazione amministrativa, politica e sociale. Infine un appello a tutti i Coriglianesi il 22 ottobre votiamo in massa per il NO per la tutela della nostra autonomia, della nostra identità, della economia e di tutto ciò che di buono abbiamo a Corigliano ma che finora non abbiamo apprezzato. VOTIAMO NO. Gioacchino campolo Capogruppo Consiliare Forza Italia Corigliano Calabro |