Siamo uomini in cammino, pellegrini d’amore verso una meta sconosciuta, verso la felicità senza fine. E’ trascorso un mese da quando il carissimo Mons. Flaminio Ruffo ha lasciato la scena di questo mondo per ritornare alla Casa del Padre. Ancora oggi, ognuno di noi, che ha avuto la fortuna di conoscerlo, porta dentro un pezzo di storia, di quella storia dello Scalo cittadino che ha “adottato” don Flaminio fin dal suo arrivo a Corigliano. Mia nonna, tante volte, raccontava di quel primo incontro: “ un sacerdote di buon mattino si presentò alla Parrocchia Maria SS. Delle Grazie per Celebrare l’Eucarestia, pensavamo fosse di passaggio, al termine della Messa salutò la Comunità dicendo- sono il vostro nuovo parroco, don Flaminio Ruffo-”. Da quel momento iniziò il suo ministero nella comunità dello Scalo con tanti aneddoti raccontati, in queste settimane, da quel popolo di Dio che ancora lo ricorda con profondo affetto e gratitudine. Il suo testamento spirituale è raccolto nell’omelia dell’Arcivescovo Mons. Satriano, durante i funerali: “Don Flaminio ha cercato di vivere tutto questo (il sacerdozio) con la generosità del suo cuore. Egli, nelle varie fasi della sua vita, si è impegnato per il territorio, per le vocazioni” ed esprimendosi riguardo alla chiesa dell’Immacolata: “costruita da don Flaminio pietra su pietra, cuore su cuore“. Grazie don Flaminio per il vostro ministero, per quello che avete rappresentato e continuate a rappresentare nella mia “povera vita”. Domenica prossima, 8 ottobre ,in occasione del trigesimo, è prevista la Celebrazione Eucaristica, alle ore 18.00, nella Parrocchia di Maria SS. Immacolata. Un pezzo di Paradiso aggiusta tutto (San Giovanni Bosco) |