Negli ultimi anni l’apatia e la sfiducia verso la politica hanno creato ed ingrossato il primo partito che è “l’astensionismo”, fino ad arrivare nell’ultima competizione elettorale, nel novembre del 2014, al 65% degli aventi diritto; più di due su tre dei nostri concittadini non ha partecipare al voto. Ma il voto del prossimo ottobre, sig. Sindaco Geraci, ha risvegliato le coscienze civiche, da tempo assopite e non partecipanti ai processi democratici. Il referendum del 22 ottobre ha creato i presupposti per un dibattito politico ampio, anche se con toni aspri ed a tratti accesi, al quale parti della società, siano Associazioni o singoli cittadini, stanno partecipando in grande democrazia. Al di là delle prese di posizioni e congetture, che oramai impazzano sui moderni mezzi di comunicazioni, alimentate quasi sempre dalle stesse persone, vi è qualcosa di molto più concreto: la sottoscrizione di migliaia di cittadini a sostenere sia nell’uno che nell’altro caso la propria opinione. Come da lei Sindaco ribadito nel Consiglio comunale del 12 agosto e poi evidenziato nella successiva deliberazione, che ha perfino inviata al TAR Calabria, da una parte ci sono 535 cittadini che vogliono il ritiro dell’Atto di Impulso votato nel febbraio del 2016, ma dall’altra, le ricordiamo, di non minore importanza e peso specifico, ci sono oltre 1600 firme, raccolte in pochissimi giorni, che vogliono il mantenimento del medesimo Atto di Impulso alla fusione dei comuni di Corigliano e Rossano. Le rammentiamo sig. Geraci, che lei è stato eletto, nel suo terzo mandato, nella nostra città, con la maggioranza della minoranza dei cittadini che si è recata a votare nel giugno del 2013. Lei è stato scelto in una competizione elettorale sulla scorta di un programma condiviso da una parte dell’elettorato, ma non da tutti. Ci sono cittadini di questa città che non condividono le sue prese di posizioni tecnico-finanziare in merito alla fusione. Ci auguriamo dal Primo cittadino di questa città un comportamento rispettoso nei confronti della popolazione e di quanti hanno firmato la sottoscrizione per il mantenimento dell’Atto di Impulso. Non sia mai detto che il Sindaco faccia due pesi e due misure, che tenga conto solo delle firme che vogliono il ritiro della delibera del febbraio 2016 e non tenga conto parimenti di oltre 1600 firme che voglio il mantenimento della stessa. Arrivato a questo punto non resta altro, ci auguriamo, che si lasci tutto così com’è e si vada a votare il 22 ottobre. Anche perché come ampiamente risaputo, il ritiro dell’Atto di Impulso non blocca la macchina già avviata del referendum con delibera del Consiglio Regionale, ed è lo stesso Consiglio che ha il potere di bloccarlo o di spostarne la data per la celebrazione. Che ben vengano le proposte e i chiarimenti necessari a migliorare il percorso intrapreso, ma che non siano motivi di strumentalizzazione e di ostacolo per affossare un processo di confronto sul cambiamento, utile per il nostro territorio e per l’intera Piana di Sibari. È proprio fuori dalla nostra città, nelle città limitrofe che insistono nella Piana, che si sono create ulteriori aspettative; sono i cittadini della Piana che vedono di buon occhio la fusione di Corigliano e Rossano. Si dia, quindi, la possibilità a tutti di scegliere il proprio futuro attraverso la partecipazione, liberamente e democraticamente, ognuno con le proprie idee e le proprie considerazioni.
Partito Democratico Corigliano |