Nel prendere atto della corretta e doverosa segnalazione fattaci pervenire sui social dalla Olearia GERACI di Corigliano e facendo ammenda dell’involontaria non citazione della stessa nelle mie dichiarazioni rese ai media nella giornata di ieri (giovedì 7 settembre), ad integrazione delle stesse esprimo analogo e sincero compiacimento per il riconoscimento ottenuto anche dall’azienda coriglianese alla quale mi legano peraltro rapporti di amicizia personale.
Ribadisco, pertanto, la soddisfazione mia personale ed a nome del Coordinamento calabrese delle Città dell’Olio per tutte e cinque i frantoi dell’Area Urbana Corigliano-Rossano le cui produzioni di extravergine d’oliva sono state selezionate tra le migliori della provincia dalla Camera di Commercio di Cosenza, promotrice della quarta edizione del concorso L’ORO DEI BRUZI: OLEARIA GERACI, LA MOLAZZA SAS DI E. MINISCI & C. e FRANTOIO FIGOLI di Corigliano; FRANTOLIO ACRI di Giovanni ACRI e Azienda Agricola Donato PARISI di Rossano.
Colgo inoltre l’occasione – prosegue – per esortare anche l’Olearia GERACI, così come sto continuando a fare sin dall’avvio di questa esperienza con tutte le aziende interessate del territorio, non solo dell’Area Urbana ma anche dell’intero hinterland, a sostenere gli sforzi che da qualche mese vedono protagonista la Città di Rossano alla guida del Coordinamento regionale delle Città dell’Olio.
Soprattutto nel nostro territorio – continua il Sindaco, che il 21 settembre prossimo parteciperà al Consiglio Nazionale delle Città dell’Olio a RAGUSA – dobbiamo intensificare l’impegno e fare squadra nel sollecitare tutti i comuni dell’area, da Corigliano in primis alla rete dei comuni arbereshe, ad entrare nell’associazione per condividere con noi, pubblico e privato, l’ambizione di fare della produzione dell’extra vergine e della promozione della cultura millenaria dell’ulivo una fra le leve strategiche delle politiche per i turismi nei nostri territori e per la nostra regione. Che – conclude MASCARO – non può continuare a contare, con una produzione olearia che la vede seconda in Italia, soltanto una decina di città dell’olio, al pari di regioni come ad esempio il Trentino Alto Adige non certamente vocate all’ulivo come la Calabria! - (Fonte: Lenin MONTESANTO – Comunicazione & Lobbying – 345.9401195) |