Oggi voglio raccontarvi una storia…è una storia che parte da lontano quando un bambino chiese al parroco di fare il chierichetto durante la Messa. Quel bambino era più basso dell’altare e il sacerdote gli disse di mettersi a lato in modo da non essere coperto dall’altare. Era primavera, non c’era internet, non c’erano i social network, e ci si accontentava delle piccole cose, dal “gusto celeste”. Oggi siamo qui, presi da tante cose, andiamo veloci e non ci fermiamo, oggi mi sono fermato. Mi sono fermato a pregare, con la mia preghiera disordinata, dove ho sempre tanto da chiedere. E allo stesso tempo, oggi, resto in silenzio, perche le parole non bastano, non servono. Oggi un pezzo di questa storia si trova ferma li, in una bara , quasi ad aspettarmi. 30 anni passati insieme, sono pochi e sono tanti. E come quel giorno di primavera mi ritrovo ai lati, non di un altare ma di un corpo. Il saluto che diventa preghiera, la preghiera di Gianbattista, il silenzio di Giampiero, lo sguardo di Dario, le lacrime di Giuseppe e Dino, il ricordo di Davide, Giovanni e Olindo, il pensiero di Tony, Alessandro, Luigi e William, e tanti altri nomi che si sono intrecciati in questa meravigliosa storia. Chi è Dio? Dio è come una linea che si apre. E noi siamo morti o siamo vivi? Siamo buoni o malvagi? Siamo stanchi o siamo energici? Siamo caldi o siamo freddi? Siamo delusi o siamo gioiosi? Ci siamo persi o ci siamo trovati? Non importa…Dio non grida, Dio non bisbiglia, Dio non chiacchiera…e allora chi è Dio?...Dio è quella linea che sorride e allora sorridiamo! Buon viaggio don Flaminio, nel sorriso di Dio.