Vellicare la fantasia, rinovellare la memoria, condividere sensazioni. L’ultimo ‘viaggio letterario’ estivo, ideato e organizzato dal Gruppo “Gli Amici dell’Arte” guidato dal prof. Giuseppe De Rosis e incentrato su “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, alla stregua dei precedenti si annuncia foriero di fecondi risultati. L’appuntamento è per domenica 27 agosto, alle ore 21.00, nella sontuosa cornice del Castello Ducale di Corigliano Calabro. Per l’occasione, si andrà ad inaugurare una nuova formula degli incontri culturali, giustificata dall’esigenza di sfuggire alla ripetitività e di sperimentare nuove vie. Sarà infatti l’intervista a guidare il viaggio nel libro, intervista in cui una brillante giornalista interrogherà il ‘Principe’ su senso, fine e stile del romanzo, ormai divenuto un classico e reso celebre anche dalla rappresentazione cinematografica di Luchino Visconti. Oltre all’impeccabile Anna Milieni che condurrà la serata, e all’assessore comunale Tommaso Mingrone che interverrà per un saluto istituzionale, interpreteranno i brani: Maria Romeo, Giorgio Oranges, Anna Lasso, Carlo Caruso, Franco Cirò, Bianca Zampino, Mario Gallina, Lella Persiani, Placido Bonifacio, natale Avolio. Parteciperanno anche Anna Tavernise e Nino Morabito. È inoltre previsto un momento di approfondimento con Giovanni Pistoia. Le musiche sono affidate al maestro Piergiorgio Garasto, mentre l’inappuntabile Francesco Verardi sarà il regista tecnico-audio. “Il Gattopardo” di Visconti – come sarà accuratamente illustrato nel corso della manifestazione – non segue letteralmente il romanzo; se ne discosta infatti in più punti, e spesso l’interpreta a modo suo. Il film, per certi versi, sovrappone infatti al disegno di Tomasi di Lampedusa una interpretazione degli avvenimenti dell’epoca quale è stata tratteggiata da un importante lavoro storiografico. Si potrà dissentire o aderire alla tesi, ma ciò importa rilevare è che Visconti non ha voluto semplicemente raccontare una storia, ma illustrare una tesi storica, trasportando così il film su un piano che va molto più in là del semplice intrattenimento. Domenica 27 agosto si profila dunque, nelle sale dell’antico maniero coriglianese, una serata d’intense emozioni. Il prosieguo della magia vissuta di recente negli Scavi di Sibari, allorquando, come evidenziato con sublimi note poetiche da Giovanni Pistoia, “non danzavano i cavalli di Sibari (…), galoppavano; galoppavano come i cuori in subbuglio delle voci delle tragiche eroine greche” e “L’inno alla bellezza, al canto, alla pietà, all’amore serpeggiava nell’ampio teatro all’aperto”, ricordando infine a tutti che “Non bisogna salvare il mondo ma la bellezza del mondo…”.
(fonte foto: Castello di Corigliano Calabro – Scura Design) |