I Popolari per Corigliano sono venuti a conoscenza che alcuni consiglieri comunali di Rossano stiano facendo pressioni sull’ENEL per conoscere, dall’azienda di Stato, le intenzioni circa il futuro della centrale termoelettrica. Su tale, delicato argomento, hanno chiesto al Sindaco e al Presidente del Consiglio la convocazione di un consiglio comunale, riteniamo monotematico, per discutere sul futuro della centrale. I consiglieri Olivo, Mascaro, Antonelli, Curia, Barone, Napolitano e Lucisano sono ansiosi che la centrale, funzionando a metà, possa rappresentare l’inevitabile ovvero la dismissione dell’impianto. I consiglieri, tutti facenti parte della maggioranza, sono preoccupati che se l’impianto dovesse chiudere, rimarrebbe una struttura non compatibile con l’ambiente, per cui auspicano di conoscere dall’ENEL le intenzioni attraverso “ un dialogo costruttivo e scevro da pregiudizi per trovare una soluzione compatibile con l’ambiente e, nello stesso tempo, permetta alla stessa società di programmare investimenti che potrebbero garantire nuovi posti di lavoro ”. Non sappiamo cosa rispondere alle idiozie contenute in tali affermazioni. Non vogliamo entrare nel merito, alimenteremmo polemiche che a nulla servono se non a dividere ancor più. Chiediamo agli illustri consiglieri di maggioranza, se sia giusto e intellettualmente onesto, in un discorso aperto sull’area urbana e/o fusione tra Corigliano e Rossano, arrogarsi il diritto di iniziative, su di un problema che coinvolge anche, e soprattutto, il comune di Corigliano, considerato che nel tempo, si contrapponeva all’ENEL per la costruzione della centrale e i cugini di Rossano dimostrarono indifferenza sul delicato tema. Allora, cari testardi rossanesi, al tavolo concertativo con l’ENEL deve accomodarsi anche quelli del comune di Corigliano. In fondo, i destini, se prima divisi dalla territorialità, oggi paiono uniti da un comune obiettivo da raggiungere insieme in questo vasto territorio che è la Piana di Sibari, la nostra grande Nuova Casa Comune. |