Che il clima che si respira fosse rovente e intriso di avversione è sotto gli occhi di tutti, ma accusare l’Amministrazione Comunale di arroganza nei riguardi di S.E. il Sig. PREFETTO DI COSENZA, sa di mistificatorio e molto strumentale. Che ci sia stato, poi, il tentativo di colpire il sindacato interno, ci pare, addirittura, un fuor d’opera sensa senso e privo di quasivoglia fondamento.
È quanto dichiara il Sindaco Giuseppe GERACI in ordine al comunicato stampa della CGIL-CISL-UIL.
Mi vedo costretto a replicare – continua il Primo Cittadino – perché ritengo ingiuste le accuse mosse dai rappresentanti sindacali. Infatti, giammai abbiamo assunto atteggiamenti arroganti con la Prefettura con la quale, invece, abbiamo mantenuto e manteniamo sereni e rispettosi reciproci rapporti improntati alla massima collaborazione istituzionale e mirati alla risoluzione di problematiche impellenti, urgenti e gravi che, però, il sindacato disconosce o fa finta di non conoscere.
Intanto alla convocazione ho delegato a partecipare i due funzionari competenti e sono stato nella impossibilità di presenziare e di delegare altri assessori atteso che avevo convocato la Giunta con all’ordine del giorno delicate questioni, nonché presieduto riunioni durante le quali sono state affrontate tematiche importanti quali la crisi idrica e servizi indispensabili da garantire durante il periodo feriale. Ciò mi risulta essere stato fatto presente alla Prefettura da parte dei Funzionari e, con l’occasione, ribadisco le mie scuse per la mancata presenza.
Come ribadisco il fatto che, sempre, l’Amministrazione Comunale è stata presente agli incontri presso l’Ufficio Territoriale del Governo e ogni qualvolta siamo stati convocati. Ritenere, poi, grave atto compiuto quello compiuto dall’Amministrazione, mi sembra alquanto eccessivo e fuori luogo perché con i sindacati – fino a prova del contrario – questo Esecutivo ha sempre intrattenuto buoni rapporti e un dialogo che definire costruttivo mi sembra poco.
Al di là delle polemiche – che vorrebbero ritenermi e riterci colpevoli di chissà quale lesa maestà per aver disposto il trasferimento di alcuni rappresentanti sindacali e di averli, addirittura, intimoriti sotto forma di procedimento disciplinare, lo ritengo offensivo oltre che assolutamente infondato. Ritengo inutile, poi, che si calchi la mano, tentando di screditare, agli occhi della opinione pubblica e della Prefettura l’Amministrazione da me guidata. Il particolare momento che attraversa, lo stato deficitario delle risorse umane ed economiche dell’Ente – e per le quali qualcuno dovrebbe fare ammenda, invece di inveire – dovrebbero indurre tutti e, in particolare, chi lavora ed opera, ad essere più prudenti, più collaborativi e meno intransigenti. |