Sono comparsi davanti al Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Castrovillari, dott. Luca Colitta, i coniugi coriglianesi che mercoledì scorso, 19 luglio, venivano tratti in arresto a seguito di perquisizione domiciliare durante la quale vennero rinvenuti 30 g. circa di cocaina e 10 grammi di marijuana. Nel corso dell’udienza di convalida e dell’interrogatorio, il marito – che aveva già spontaneamente consegnato le sostanze ai militari operanti e prima che dessero corso alla perquisizione – si è assunto la paternità dell’azione, rendendo piena confessione sui fatti. La moglie, invece, ha negato ogni sua responsabilità riferendo di non essere a conoscenza per nulla della presenza della droga nella sua abitazione. Il Pubblico Ministero, dott.ssa Continisio, che non ha inteso presenziare all’incombente, aveva articolato richiesta di applicazione di misura cautelare in carcere per entrambi. E’ toccato, quindi, al Difensore dei coniugi, l’avv. Francesco Paolo Oranges, che, nel contestare, in toto, la sussistenza di qualsivoglia esigenza cautelare e, quanto alla moglie, la totale assenza di indizi, ha chiesto il rigetto della richiesta misura, vista anche la totale incensuratezza degli indagati. Il Gip, all’esito della camera di consiglio, disponeva nei confronti del marito, la misura degli arresti domiciliari mentre rigettava la richiesta di misura nei confronti della moglie, ordinandone l’immediata liberazione. |