Questo breve articolo vuole delimitare il campo di discussione soltanto alla politica, quindi non entro a fare polemica con i singoli amministratori, sul piano personale. L’ area di discussione è il ruolo che le istituzioni rivestono e come le stesse si muovano al loro interno. L’ On.le Geraci, unitamente ai Consiglieri di maggioranza e minoranza, svolgono le loro funzioni, non in virtù di un mandato elettorale, determinato da un programma, ma con mandato in bianco offerto dai cittadini. Tale mandato, essendo appunto in bianco, viene sviluppato a proprio piacimento, senza badare in alcun modo agli interessi degli stessi, anzi, le domande rivolte nel mio precedente articolo, peraltro ripreso in parte dal Quotidiano del Sud, non hanno sortito, alcuna risposta. Ne consegue, che qualsiasi mia affermazione deve essere intesa non presa in considerazione, in quanto cittadino. Espletata questa premessa, passo a discutere sul referendum, il quale, per come proposto e con le regole in vigore, mi determina ancora una volta ad esprimermi, con un secco No. Tale mia affermazione, che non mi lega a nessuno, anzi il Si lega a doppia mandata, mi impone di invitare, l’ On.le Geraci ad indire un Consiglio Comunale, con una discussione vertente sulla conferma della delibera Consiliare, con la quale si è innestato il presente referendum. A tale discussione, liberamente, i Consiglieri Comunali, dinnanzi alla Città, si determineranno nel confermare o modificare, la precedente delibera di fusione, come ampiamente confermato dagli stessi, sugli organi di stampa. Il Consiglio, si determinerà sulla costituzione in giudizio, dinnanzi al Tar, nei modi e con le modalità che riterrà opportune, tenendo conto anche dei consiglieri che hanno votato NO alla precedente delibera di fusione. Questa, secondo me, è la democrazia. Mi sia consentito, da cittadino, di rivolgere all’ On.le Graziano, il seguente quesito: può un organo istituzionale, quale è il Consigliere Regionale ( questore ), propendere in via esclusiva verso Il SI al referendum, tenuto conto che i cittadini che intendono votare No, non sono rappresentati adeguatamente, da altri organi istituzionali. L’ On. le Graziano, sin da ora è sollevato dal fornirmi qualsiasi chiarimento, essendo chi scrive un semplice cittadino e pertanto vale quanto sopra enunciato.
Gianni Santelli (Avvocato) |