Appare strana e pretestuosa la posizione presa dal rappresentante FP CGIL Vincenzo casciaro circa la riorganizzazione estremamente limitata di alcuni uffici. Si parla in modo strumentale, di sostanziale variazione dell’assetto organizzativo, mentre le variazioni (mobilità), riguardano appena il 3% del personale, cioè qualche unità. Si parla di attacco al sindacato, quando nessuno ha messo in dubbio o ostacolato la legittima funzione della rappresentanza RSU che può continuare a svolgere il proprio compito nelle stesse modalità di sempre. Ma soprattutto si tace sui motivi che hanno portato alle variazioni e cioè la necessità di potenziare alcuni settori e servizi che, per la cronica carenza di personale, sono in estrema difficoltà. Non ci sono e non ci possono essere altre motivazioni se non quelle di migliorare la funzionalità della struttura organizzativa nel suo complesso, lasciando perdere supposizioni astratte e auto giustificative.
Il sindacato dovrebbe guardare al buon funzionamento generale della struttura e non solo a qualche piccolo aspetto particolare, anche perché il settore cui fa riferimento il sindacalista è stato rafforzato con una unità particolarmente qualificata.
Gli enormi disservizi paventati e non dimostrabili possono essere solo scudo per il mantenimento dello status quo, paralizzando ogni possibile miglioramento nel senso della efficienza.
La regolamentazione interna (art.18) prevede che i provvedimenti di mobilità vengano comunicati alla RSU e alle O.O.SS aziendali e che non è richiesta alcuna informazione preventiva, senza che questo possa essere interpretato come atteggiamento antisindacale. L’Amministrazione, comunque, rimane aperta ad ogni confronto. - (Fonte: Lenin MONTESANTO – Comunicazione & Lobbying – 345.9401195) |