Nonostante il cuore, l’impegno e la determinazione il Corigliano non riesce nell’ultima impresa di vincere il play- out assoluto contro il Reggiomediterranea. Obbligato solo al successo, secondo regolamento, la formazione coriglianese, al Parco Longhi Bovetto di Croce Valanidi, perde 3 a 1 a margine di una sfida avvincente ed equilibrata. Non induca in inganno il punteggio finale perché la gara è stata combattuta e i biancazzurri avrebbero potuto anche ribaltare il verso dell’andamento. Così non è stato anche se, causa un avvio di disputa in tono minore degli ospiti, è arrivato quasi subito lo svantaggio iniziale. Quindi la compagine jonica carbura e imposta trame e gioco sfiorando il pareggio prima con Canale che scheggia la traversa, poi con il rientrante Antonaci che si vede respingere un tiro quasi sulla linea e quindi con Carrozza su punizione. Ma il pareggio è nell’aria e prima dell’intervallo arriva grazie ad una conclusione di prima intenzione del valido under Vinci. Si va al riposo sull’1 a 1 e l e ripresa che si apre con il Corigliano ancora più arrembante tanto da procurarsi un rigore con Canale. Ma Carrozza, sempre freddo agli undici metri, questa volta si fa respingere la massima punizione dal dischetto. E come una legge non scritta del calcio vuole a gol sbagliato corrisponde un gol subito. Dopo un paio di minuti, infatti, il rigore viene assegnato ai reggini che non sbagliano riportandosi in vantaggio. Sull’azione del rigore per i locali gli ospiti restano in dieci per espulsione di Carrozza considerata troppo eccessiva tra mille proteste. Poco più tardi, per un altro fallo a parti inverse, la panchina coriglianese si lamenta vistosamente con l’arbitro che allontana mister Aita dal campo. Pur proponendosi per acciuffare almeno il pareggio per arrivare almeno i supplementari, considerato anche un tiro di Zangaro alto sulla traversa, Granata e compagni non riescono questa volta nell’impresa sperata ma nel finale subiscono la terza marcatura. Da ricordare che Reggiomediterranea- Corigliano è stato uno spareggio ulteriore che, causa la retrocessione di tre calabresi dalla Serie D, si è reso necessario giocare per mancanza di posti disponibili. E anche se sul campo ad oggi il Corigliano è retrocesso in caso di posto vacante potrebbe auspicare anche al ripescaggio essendo perdente di play- out. In tal senso sarà poi la lega nel decretare parametri e graduatorie ad hoc per le ammissioni alle varie categorie visto che vi saranno anche altre formazioni ad ambire al massimo torneo dilettantistico regionale e in primis le vincitrici dei play- off dei due gironi di Promozione. Più difficile, in caso di avvenuto ripescaggio e col diritto di iscrizione, capire se ci sarà volontà e possibilità di partecipare nuovamente all’Eccellenza. Già perché in settimana dopo le dimissioni in blocco dei dirigenti biancazzurri, per vicissitudini varie all’interno della società, l’interrogativo è d’obbligo su chi, come, dove e se guiderà il club per la prossima stagione e con quali ambizioni. Nelle prossime settimane dovrebbero esserci novità in tal senso sia negative che positive per capire se un futuro, aldilà delle categorie inferiori, esisterà ancora. Un elogio va, a prescindere, a chi è sceso sempre in campo a testa alta e fiero di onorare la maglia come tutti i giocatori del Corigliano. Tante situazione non sono girate per il verso giusto in questa annata e anche la buona sorte molte volte ha girato le spalle ai biancazzurri. Pensare che si è andati all’ennesimo play- out col Reggiomed. fuori casa invece che sul campo amico, per la differenza reti di soli due gol, la dice lunga su questa travagliata stagione. Già proprio i gol sono stati un po’ il tallone d’Achille dei coriglianesi che hanno sempre costruito ma spesso non finalizzato a dovere per la mancanza di un attaccante vero. E a proposito di prime punte Alessandrì considerato troppo vecchio in riva allo Jonio, in Basilicata ha messo a segno oltre 20 gol. Forse poteva anche fare al caso del Corigliano per finalizzare quei gol utili alla salvezza. Ma anche quando una prima punta a Gennaio è arrivata come Antonaci che in campo per quello che ha giocato ha dimostrato il suo valore, lo stesso è stato rispedito a casa causa il riacutizzarsi di un vecchio infortunio o più probabile un guaio fisico non curato. Antonaci che, però, richiamato dai giocatori in autogestione per lo spareggio di Reggio ha dato il proprio contributo, sfiorando anche il gol dimostrando che forse non andava rispedito al mittente troppo presto. Aldilà di errori o ripensamenti, a tutti coloro tra giocatori d’esperienza e juniores che hanno pianto a Reggio per questa beffa finale e che hanno trainato la carretta nonostante mille difficoltà vanno gli onori di essersi dimostrati dediti all’obbiettivo finale anche se non è arrivato in pieno. Un plauso anche ai tifosi e agli Skizzati- Group che hanno sempre spronato ovunque la squadra e che ancora una volta devono mandare giù un boccone amaro augurandosi un avvenire migliore. Nel calcio dilettantistico cittadino, però, la sensazione più diffusa è che alla fine si sia perso il buon senso e soprattutto l’occasione per proseguire la realizzazione di un bel progetto iniziato lo scorso anno e che ha lasciato il posto a controversie che ne hanno minato la sua stessa evoluzione. Complimenti, infine, anche al Reggiomediterranea per essere dimostrato cinico e redditizio e che conserva la categoria anche per l’Eccellenza che verrà e che potrebbe riservare più di una novità e sorpresa. Come ogni estate pallonara locale o regionale che si rispetti anche quella del 2017 potrebbe essere calda e ricca di mutamenti. |