La ludopatia fenomeno in costante aumento, con molti possibili ricaschi sulla famiglia, sull’economia, la società, la salute crea dipendenza. Il gioco diventa il bisogno prioritario e ha delle ripercussioni significative sulla vita sociale e lavorativa dell’individuo. Il giocatore patologico ha un continuo bisogno di mettersi a giocare e se non lo fa è irrequieto, come in astinenza da una droga. Più il gioco diventa importante, più alte sono le somme di denaro investite, fino all’indebitamento. Uno dei maggiori problemi è rappresentato dalla compulsività, si passano ore e ore a giocare alle slot, tutto diventa secondario il cibo, le relazioni, la famiglia, il lavoro, gli hobby. Quando giochi non dai nessuna importanza al denaro e non hai la minima percezione del suo valore: ti serve per giocare e basta. L’aumento del numero di giocatori è stato determinato nel corso degli anni da più fattori, come la continua differenziazione dei giochi esistenti e la diffusione capillare dei luoghi dove giocare, la trasformazione dei tabaccai in veri e propri piccoli “casinò”, le slot machine nei bar. Sono 790 mila gli italiani malati di gioco, un milione e 750 mila sono a rischio patologia. E’ altissimo il prezzo sociale e sanitario di questa epidemia: per curare i giocatori patologici si spendono 7 miliardi l’anno. Gioca d’azzardo il 47% degli italiani indigenti, il 56% delle persone appartenenti al ceto medio basso e il 47,1% degli studenti tra i 15 e i 19 anni: oltre un milione e 200 mila ragazzi. Gli adolescenti sono i più esposti alla dipendenza e il 44% degli studenti giocatori abita o frequenta una scuola situata a meno di 5 minuti da un luogo dove è possibile giocare d’azzardo. La nostra vuole esser una proposta per disciplinare il gioco d’azzardo sul territorio comunale, in termini di controllo per il rispetto delle leggi vigenti, di limitazioni orarie di apertura, di distanza dai luoghi “sensibili”, di coinvolgimento di associazioni, volontari, scuole, parrocchie, forze dell’ordine e istituzioni ad iniziative di promozione sociale e di adesione al nuovo Protocollo predisposto dalla Prefettura di Cosenza finalizzato alla prevenzione ed al contrasto alle dipendenze patologiche. E’ un dovere morale, prima ancora che politico, intervenire su questa nuova alienazione che spesso porta una pesante dipendenza patologica e danni al tessuto economico e sociale. Auspichiamo che tutte le forze politiche presenti nel Consiglio Comunale di Corigliano possano unirsi contro il dilagare senza controllo del fenomeno dell’azzardo nel nostro territorio perché questo business genera povertà economiche, sociali e relazionali. Il Prossimo 17 giugno sarà presente a Corigliano l’On. Matteo Mantero del M5S per discutere dell’ inquietante problema della ludopatia.
Il portavoce M5S Corigliano Francesco Sapia |