La valorizzazione e rivitalizzazione del grande e diffuso patrimonio identitario passa anche dalla capacità delle istituzioni di favorire quei processi che favoriscano la trasmissione alle future generazioni emozioni e suggestioni di un sentimento popolare che, immutato da secoli, si rinnova di anno in anno con la stessa intensità. Con la Domenica delle Palme (ieri, 9 aprile), con cui si ricorda l’entrata trionfale di Gesù a Gerusalemme, è iniziata ufficialmente la SIMANA SANTA. Centro storico protagonista e pronto ad accogliere i momenti più partecipati: gli accorati canti dialettali intonati tra vicoli, edicole votive, piazze, monumenti ed ai piedi degli altari. Rivivono così Passione, Morte e Risurrezione del Salvatore.
Per il vicesindaco Franco ORANGES, al quale si deve il merito di aver raccolto, qualche anno fa, in un volume le nenie in vernacolo coriglianese e i canti tradizionali propri della Settimana Santa, la rievocazione simbolica degli ultimi giorni della vita terrena di Cristo è parte di quel patrimonio immateriale che può essere annoverato tra i marcatori identitari della Città del Castello Ducale. – L’invito a partecipare è rivolto a tutto il territorio.
Eventi legati alla fede ed alla tradizione come quelli che ci apprestiamo a vivere – dichiara – rappresentano un percorso di promozione non solo dal punto di vista culturale, ma anche turistico, che vale la pena di essere seguito. L’impegno dell’Esecutivo GERACI continua ad andare in questa direzione. GIOVEDI SANTO, 13 APRILE, dopo la S. Messa In Coena Domini, si potranno ammirare gli ALTARI DELLA REPOSIZIONE, allestiti in tutte le Parrocchie e adornati con i LAURIELLJ (semi di grano e altri cereali, deposti in contenitori di legno a varie forme – croci, cuori, ecc..- che, al buio germogliano dando vita a piccoli tranci di prati verdi). Una volta terminata la liturgia del VENERDÌ SANTO vengono distribuiti ai fedeli in segno di benedizione.
Fulcro centrale della Passione è, la chiesa di MARIA SS. DEI SETTE DOLORI nella quale donne, giovani, anziani e non, si ritrovano ai piedi del simulacro della Vergine e vegliano fino all’alba, intonando nenie e lamenti mariani in vernacolo.
Alle 4 del Venerdì, la suggestiva PROCESSIONE DEI FLAGELLANTI che parte dalla Arcipretura di S. Maria Maggiore. A questa cerimonia vi prendono parte tutte le Confraternite con le insegne e gli stendardi e, con la partecipazione di tantissimi fedeli, si fa visita agli Altari e, giunti al Calvario, si vede rievocare le “tre cadute” del Cristo, decantate dal Pio Esercizio della Via Crucis.
Tali suggestivi riti, intrisi di profonda fede e animati dalla pietà popolare, culminano, alla sera, con la SOLENNE PROCESSIONE DEI MISTERI che parte dalla chiesa più piccola di Corigliano, l’Addolorata. Il lungo corteo di sodali, soggetti statuari raffiguranti i momenti della Via Crucis, al quale partecipano anche Autorità Civili e Militari, fa di questo momento uno dei più caratteristici e commoventi dell’intero circondario. - (Fonte: Lenin MONTESANTO – Comunicazione & Lobbying) |