“Adolescenza e social media: la rete tra rischi e opportunità” è stato questo il titolo del meeting sul cyberbullismo svoltosi in città dal 13 al 15 marzo ed organizzato dai due istituti comprensivi guidati dalla dirigente Susanna Capalbo con le associazioni “Mamme per il Sociale” e il comitato “Genitori Onlus”. «Le scuole hanno il compito di realizzare interventi mirati alla prevenzione dei due fenomeni e di integrare l’offerta formativa con attività finalizzate alla prevenzione e al contrasto del bullismo e del cyberbullismo. A tal fine- ha spiegato la Capalbo- gli studenti sono stati coinvolti nella lettura del testo “Andrea, oltre il pantalone rosa“, scritto da Teresa Manes, madre di Andrea, 16 anni, morto suicida a Roma nel 2013. Sul perché il ragazzo si sia tolto la vita, Teresa ha spiegato: “Io la mia idea me la sono fatta: Andrea non ne poteva più di essere preso in giro, additato e inquadrato all’interno di una veste in cui non si riconosceva. Era a conoscenza della pagina Facebook“ che lo derideva, “ma per me conoscere è anche subire“. Da quel giorno Teresa incontra i ragazzi delle scuole». Una occasione di importante confronto offerta agli alunni e genitori dei due comprensivi ma aperta anche all’intero territorio. Un percorso mirato ad affrontare un tema assai dibattuto e difficile come quello del cyber bullismo. Messaggio chiave di tutta l’iniziativa «insieme all’opera della famiglia e della scuola, possa contribuire a prevenire disagi sempre più diffusi tra gli adolescenti e che si riconducono anche all’utilizzo distorto delle nuove tecnologie». |