La proposta dell’avv. Luigi Iacino, riportata alcuni giorni fa dai media locali, di voler riunire tutte le forze del Centrosinistra per le prossime elezioni comunali nella nostra città offre interessanti spunti di riflessione. Con essa si vuole intraprendere un comune viaggio con l’obiettivo di riuscire a coniugare unità e pluralismo nella tormentata galassia della Sinistra e nel variegato mondo di centro. E, da subito, si intuisce che non sarà un viaggio né facile e né breve. Ferma nel mettere dei paletti, la proposta contiene diversi elementi di netta discontinuità con il passato nel merito e nel metodo. Prima discontinuità: la Sinistra è sinistra, la destra è destra. Ed il percorso delineato ha indicato da quale parte stare. Aperta al contributo e alla partecipazione di quanti si riconoscono in essa, viene tracciata la strada per ricostruire un centrosinistra largo, una Casa Comune. Il remoto ma anche recente passato ha dimostrato che da soli non si va da nessuna parte ma soprattutto non si ha la forza necessaria per incidere e cambiare le cose. Inoltre l’aggregazione perseguita offrirebbe ai cittadini la possibilità di scelte chiare e sarebbe anche un tentativo di riavvicinarli alla Politica, in un periodo in cui tanti, a giusta ragione, sono lontani dalla politica ma anche orfani della Politica. Un dialogo ed uno spazio di confronto, dunque, che ciascuno può attivare nei movimenti, nelle associazioni ed anche nei partiti. Paris inter pares, ognuno diventa protagonista nella costruzione di un progetto dai forti connotati identitari ma realistico per la città e al contempo si creano le condizioni indispensabili per la crescita di una nuova classe dirigente della Comunità. Nell’ambito descritto e nel viaggio che si intende intraprendere è del tutto naturale che la scelta del candidato a sindaco per il Centrosinistra avvenga attraverso il metodo delle primarie. Se i tempi entro cui tenerle sono stati già indicati, le modalità di svolgimento e di partecipazione competeranno a tutti i soggetti che intendono formare la coalizione. Anche questo mi sembra un modo di coinvolgimento dal basso che non potrà che avere ricadute positive. Ritengo che in un momento così delicato della nostra città, per vicende note a tutti, non servono né abbracci ne, tanto peggio, inciuci ma solo chiarezza e una forte etica con una maggioranza che governi non vendendo fumo ma producendo fatti e un’opposizione che proponga e che controlli senza essere pregiudizialmente e a tutti i costi contro. Solo così si diradano sospetti, si favorisce la crescita e si aprono prospettive di fiducia e di partecipazione. Infine penso che l’obiettivo da porsi non sia unicamente quello di vincere, aspirazione del tutto legittima, ma ancor più di creare le basi per mettere in pratica una comune idea di un modo di intendere e di fare politica diverso e lontano da quello oggi praticato.
Armando De Rosis già Sindaco della Città |