Cavalcare l’onda emotiva in questo momento particolare, per la nostra città, sarebbe facile. In attesa del lavoro della commissione d’accesso che deve accertare eventuali irregolarità e responsabilità, appunto eventuali. Saliamo sul carro degli inquisitori e puntiamo il dito contro questo o quell’altro soggetto senza dimenticare che il vero danno lo subisce Corigliano e i suoi cittadini. I social network danno la libertà di parola forse pure troppa per qualcuno che dovrebbe tacere e interrogare la propria coscienza prima di sparare sentenze sul nostro già martoriato territorio. Aspettiamo, tutti, con la massima fiducia il lavoro che la commissione svolgerà e le eventuali decisioni prese in merito. Ma ora basta sputare fango contro il mio paese, dimenticato dalle istituzioni a livello nazionale e peggio ancora a livello regionale. Corigliano terra di conquista di voti da parte degli altri e i coriglianesi disposti a vendersi al migliore offerente che viene da fuori. Nessun rappresentate, del posto, nei luoghi della politica che conta. Ospedale abbandonato al suo triste destino, economia che registra un calo pauroso e tanti giovani che, giustamente, salutano, cercando un futuro migliore altrove. E’ arrivato il momento di riscoprire la territorialità, basta inutili giochi di potere, quando ormai c’è ben poco da comandare. Non assistiamo inermi a tutto questo e sono stanco di ascoltare qualcuno che ci etichetta come delinquenti, perché noi, coriglianesi, siamo altro. La parte buona di Corigliano vive quotidianamente la fatica affrontando mille problemi, la parte peggiore sputa veleno e guadagna ingiustamente alle spalle degli altri. E’ ora di crescere, non possiamo restare bambini, anzi, dobbiamo prendere dai bambini quella voglia di diventare grandi per cambiare in meglio le cose della vita e tu, paese mio, meriti sicuramente un futuro migliore che parte dal contributo di ognuno. Auguri Corigliano! |