La festa di oggi evoca ricordi brutti, diritti conquistati con sofferenza e sangue. Per questo sento il bisogno di fare gli auguri. Auguri a te Roberta che ti ritrovi a crescere i figli da sola perché tuo marito, un giorno, ha deciso di andare via. Auguri a te Patrizia che sei scappata dalla tua terra d’origine dove c’era la guerra con la speranza di trovare, qui da noi, un futuro migliore ed ora ti ritrovi costretta a vendere il tuo corpo per vivere. Auguri a te Giovanna che dopo aver completato brillantemente gli studi vedi smarriti i tuoi sogni ed i tuoi sacrifici davanti alla “piaga” della disoccupazione. Auguri a te Paola che lavori più di 12 ore al giorno, il tuo datore di lavoro ha deciso di non pagare i conTributi e guardi al domani con la preoccupazione di perdere quel posto. Auguri a te Fabiana fiore reciso dal giardino della vita, qualcuno ha deciso la vita per te, continua a sostenere col tuo sorriso i tuoi cari ed i tuoi amici che ti ricordano con amore. Auguri a te mamma e scusami se non sono quello che tu meriti, tu sei l’esempio di donna forte e coraggiosa nonostante il corso difficile della vita. Auguri a chi combatte contro un male, contro l’indifferenza, auguri per ogni sorriso perso, per ogni amore mancato. Auguri alle donne di Corigliano, che hanno il cuore buono, che sorridono sempre, siete voi il vero sole della sibaritide. Siete il soffio di Dio sul mondo, il più grande miracolo per noi uomini . Forse sarebbe meglio fare una festa per gli uomini, perché il vero sesso debole, senza di voi, siamo noi. |