Ha davvero dell’incredibile quello che sta accadendo a Corigliano in relazione al bando di gara per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti emanato dall’Amministrazione Geraci il quale, per quei pochi che ancora non lo sapessero, costerà alla Città di Corigliano ed a tutti i Coriglianesi quasi 25 milioni di euro in 5 anni (50 miliardi delle vecchie lire). E, il tutto, mentre in giro c’è gente che pensa alle “favolette” dei “rifiuti zero”, manco vivessimo a Ginevra, piuttosto che a supervisionare l’azione amministrativa di Geraci e compagnia. Ci sono diverse domande alle quali Geraci dovrebbe rispondere compiutamente in merito a tale bando e, in questa sede, ne solleverò alcune. Ebbene, premesso come nonostante il bando sia risalente oramai a quest’estate e la Stazione Unica Appaltante di Cosenza abbia pubblicato l’esito di gara, dandone opportunamente notizia all’Ente, già nello scorso 21 ottobre solo, invece, negli scorsi giorni, e precisamente il 13 febbraio 2017, sono state pubblicate sull’albo pretorio, in contemporanea, la determinazione con la quale è stato prorogato il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti all’Ecoross dal 01/07/2016 al 31/12/2016 (Link Trasparenza Comune Corigliano C. ) e, allo stesso tempo, è stata pubblicata ufficialmente la determinazione con la quale si è assegnata definitivamente all’Ecoross (unica partecipante al bando e vincitrice con un ribasso di 35 mila euro su un importo complessivo iva esclusa di oltre 22,5 milioni, ovvero lo 0,16% del totale) il servizio di igiene urbana (Link Trasparenza Comune Corigliano C. ). Allora, ci si chiede:
1) Come mai la determina di proroga del servizio, dal 01/07/2016 al 31/12/2016, pur riportando la data dell’08/07/2016 è stata pubblicata sull’albo pretorio solo il 13/02/2017?
2) Come mai, nonostante la Stazione Unica Appaltante di Cosenza abbia comunicato a Corigliano l’esito di gara nello scorso 21/10/2016 l’Amministrazione Comunale ha provveduto ad assegnare definitivamente il bando solo il 27/12/2016 ed a pubblicare sull’albo pretorio la determinazione di aggiudicazione definitiva solo lo scorso 13/02/2017? In sostanza: come mai l’aggiudicazione definitiva è stata fatta 2 mesi dopo e pubblicata 4 mesi dopo la comunicazione della Stazione Unica Appaltante?
3) Come mai, nella determina di aggiudicazione definitiva, si sarebbe provveduto ad impegnare l’intera cifra di 5 milioni di euro per il 2017 (cifra prevista dal nuovo bando) quando, ad oggi, non è iniziata di fatto alcuna raccolta “spinta” porta a porta né sul territorio di Corigliano Scalo né su quello di Schiavonea, così come sarebbe previsto dal capitolato d’appalto?
4) Quando verrà sottoscritto il contratto d’appalto tra l’Ente e l’Ecoross? A partire da quale data?
5) Da quando partirà la raccolta differenziata “spinta” porta a porta sul territorio di Corigliano Calabro e di Schiavonea?
6) Atteso come, almeno al 2014, la raccolta differenziata sull’intero Comune di Corigliano, e nonostante tutti gli sforzi e relativi costi profusi dall’Amministrazione Geraci, abbia raggiunto percentuali ridicole e prossime al 14% (dato Arpacal) il Sindaco Geraci potrebbe spiegare qual è il senso di avere vincolato la Città e la prossima amministrazione comunale per i prossimi 5 anni, ed al costo di ben 5 milioni di euro l’anno (spesa relativa alla sola Ecoross), a differenziare solo nelle frazioni Scalo e Schiavonea di Corigliano?
7) Quali percentuali “accettabili” di raccolta differenziata (soprattutto in relazione al costo annuale di 5 milioni di euro) può plausibilmente raggiungere l’Amministrazione Geraci differenziando in sole 2 frazioni (Scalo e Schiavonea) sulle quali risiedono solo il 50% degli abitanti, ovvero poco più di 20’000? E nelle altre frazioni? E per gli altri 20’000 abitanti?
Attendo fiducioso le opportune risposte, ben conscio che non arriveranno.
Dott. Enzo Claudio Gaspare SIINARDI
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