L’Ispettorato Generale di Finanza, a mezzo di apposita “verifica amministrativo contabile al Comune di Corigliano Calabro” nella quale venivano evidenziate “gravi violazioni delle norme riguardanti la contrattazione collettiva decentrata” (per gli anni 2006/9) invitava l’Amministrazione di Corigliano Calabro dell’epoca al recupero di quanto indebitamente corrisposto ai dipendenti comunali a titolo di salario accessorio, per un ammontare pari a oltre 460.000,00 euro. In seguito a tale comunicazione, la Commissione Straordinaria provvedeva nell’immediato, a mezzo deliberazione n. 128/2010, alla “sospensione in via cautelativa della erogazione di qualsiasi somma attinente al fondo per il salario accessorio” e disponeva “la ripetizione dell’indebito direttamente sui singoli dipendenti”. Nella primavera 2014, lo stesso Ispettorato del MEF inviava apposito sollecito, questa volta all’Amministrazione Geraci nel frattempo insediatasi, “invitando” la stessa al recupero degli oltre 460 mila euro indebitamente corrisposti in passato ai dipendenti comunali. Nel frattempo, a maggio 2014, l’entrata in vigore di una nuova legge avrebbe permesso, per almeno parte dell’indebito corrisposto, il recupero a valere sulla consistenza dei fondi futuri. Nelle more del recupero dell’indebito, e nonostante la delibera della Commissione Straordinaria, i solleciti dell’Ispettorato, i pareri contrari del Collegio dei Revisori e del sottoscritto, l’Amministrazione Geraci provvedeva in ogni caso ad erogare ulteriori € 404.064,26 a titolo di quote del fondo della contrattazione decentrata agli stessi dipendenti per gli anni 2013, 2014 e 2015 e, il tutto, nelle more di un procedimento di recupero dell’indebito nei confronti del personale mai completato. E siamo ai giorni nostri. Finalmente, anni e anni dopo la verifica dell’Ispettorato, e i relativi “inviti” al recupero, la compagine di Geraci sembrava avere inteso capire la necessità e l’urgenza di procedere al recupero di quanto indebitamente corrisposto ai dipendenti tra gli anni 2006/9 tanto da approvare la deliberazione di consiglio comunale n. 152/2016 con la quale avrebbe dovuto darsi impulso al recupero dell’indebito. In tale deliberazione era previsto un recupero di € 78.381,30 a valere sul fondo 2016. Siccome la consistenza iniziale di tale fondo 2016, come da delibera di costituzione n. 69/2016 dello stesso, consisteva in € 142.040,84 ci si sarebbe aspettati, per lo stesso 2016, che venisse distribuita ai dipendenti solo la somma residua data dalla differenza tra la consistenza del fondo iniziale (142.040,84 €) e la somma da recuperare per il 2016 ( 78.381,30 €) e, invece, per il 2016, i dipendenti comunali incasseranno, a titolo di premialità, l’intera cifra di € 142.040,84. Questo perché, con la successiva deliberazione n. 179 del 31 agosto scorso, l’Amministrazione Geraci, di fatto, da un lato decurtava il fondo dell’ammontare da recuperare (78.381,30 €) mentre poi, dall’altro, “impinguava” lo stesso fondo esattamente per la stessa cifra decurtata, re-inserita a titolo di attivazione di “nuovi servizi” i quali, tra l’altro, non si capisce bene in che cosa consistano e quando mai siano stati “attivati” posto che, in merito, non sembra essere stato approvato alcun documento ufficiale. Dunque, attese le “particolarissime peculiarità” con le quali l’Amministrazione Geraci sembrerebbe avere inteso il “recupero” dell’indebito, negli scorsi giorni ho provveduto ad inviare a mezzo posta elettronica certificata tutta la documentazione del caso (ed invito ufficialmente il Collegio dei Revisori dei Conti ed il Nucleo di Valutazione a fare altrettanto) all’Ispettorato del MEF, alla Corte dei Conti Sezione Regionale Calabria ed alla Prefettura di Cosenza mentre, nei prossimi giorni, evidentemente, sarà mia cura presentare apposito e dettagliato esposto presso la locale Procura della Repubblica di Castrovillari per tutti gli eventuali provvedimenti di loro esclusiva competenza.
Dott. Enzo Claudio Gaspare siinardi |