Gli spazi delle scuole primarie e secondarie di primo grado diventano atelier creativi. L’IC Erodoto di Corigliano si è aggiudicato il bando per un progetto innovativo capace di mettere la creatività al centro del percorso di crescita degli studenti. «E’ un progetto che prefigura la realizzazione di uno spazio destrutturato e flessibile, composto da arredi e attrezzature che si possono comporre e scomporre in forme diverse a seconda delle esigenze del docente e della lezione: il modello si sviluppa sulla base del metodo della “classe scomposta“, che prevede la prevalenza del lavoro per gruppi rispetto a quello individuale, il superamento delle organizzazioni precostituite basate sulla centralità della cattedra e un rapporto collaborativo tra docente e ragazzi. La ristrutturazione dell’aula- spiega la dirigente scolastica Susanna Capalbo- coinvolge anche gli spazi comuni come corridoi e atrio, che da semplici ambienti di passaggio si trasformano in luoghi di condivisione e di relazione tra studenti e con i docenti, flessibili e modulabili, integrati con la didattica che dà nuova forma alle aule». Una revisione del modello strutturale della classe che prevede ad esempio lo spostamento dei banchi lungo le pareti, sono ipotizzati alcuni posti fuori dall’aula in un vicino corridoio, che diverrà il luogo in cui gli studenti studiano potranno studiare individualmente; sono state ipotizzate postazioni per poter leggere tranquillamente i libri cartacei dunque una vera e propria biblioteca della classe; altre postazioni servono per guardare i film in modo collaborativo; una postazione dovrebbe essere adibita alle web conference; un’altra postazione è dedicata alla costruzione di e-book; la cattedra è spostata in fondo all’aula con accanto una bacheca in cui vengono pubblicate le griglie di valutazione definite dal Consiglio di Classe, gli orari dei docenti delle altre classi in modo che i ragazzi possano tranquillamente spostarsi o interagire con altri studenti o altri insegnanti durante le lezioni. Questi alcuni degli esempi di come l’innovativo modello, relativo all’apprendimento scolastico, viene applicato per la prima volta in una scuola cittadina. Il progetto Atelier Creativi fa in modo che lo spazio delle aule e della scuola diventino una occasione di educazione “al bello” e alla “passione per la vita”. «Un percorso in cui design, sapere ed esperienza si incontrano dentro e fuori le mura. Si vuole in pratica restituire all’aula il calore e le connotazioni dell’ambiente domestico: accogliente, confortevole, personale ma aperto alle interazioni. Insomma un’aula-casa- spiega ancora la Capalbo- dove partendo dal metodo della classe scomposta che, ponendo il superamento delle organizzazioni precostituite, mira a favorire l’instaurarsi in classe di un’atmosfera più̀ collaborativa, nella quale gli studenti imparano ad apprendere l’uno dall’altro, a crescere e a dibattere insieme, a produrre una riflessione frutto di uno sforzo collettivo. La classe, scomposta per consentire ad ogni allievo di muoversi nello spazio in base alle competenze: in uno spazio cosi configurato egli può trovarsi a seguire una lezione sul web condotta da un compagno di un’altra classe, per poi essere a sua volta docente in una classe nella quale si incontrano tante età diverse. L’educazione che riceviamo non è fatta solo dalle nozioni che ci vengono trasferite, ma anche degli spazi che viviamo e con cui entriamo in contatto perché il mondo fisico nel quale ci muoviamo determina anche le relazioni che sviluppiamo con le altre persone». L’ambiente didattico è un fattore essenziale per l’apprendimento visto che lo stesso prevede di inquadrare e risolvere problemi, identificare e perseguire obiettivi e percorsi di soluzione, ricercare e selezionare informazioni, sapersi confrontare con gli altri, affermare o confutare tesi, saper lavorare in gruppo, saper comunicare, esprimersi, ascoltare, indirizzare creatività ed emozioni, è fondamentale scomporre l’aula per permettere agli studenti di raggiungere gli obiettivi prefissati. Il progetto si realizzerà in collaborazione con il Centro Studi Impara Digitale di Bergamo che curerà la formazione dei docenti da utilizzare nel progetto. |