Non soltanto Rossano e Corigliano hanno perso un’occasione storica per condividere finalmente un progetto forte di rappresentanza unitaria degli interessi territoriali ma, con il comportamento se non autoreferenziale quanto meno poco concludente dimostrato per le candidature provinciali, hanno contribuito a rendere ulteriormente periferie e più deboli anche le aree interne, come la Sila Greca.
È quanto dichiara Agostino CHIARELLO definendo incomprensibile la rinuncia, di fatto, ad una più efficace coesione territoriale ribadita, purtroppo ed ancora una volta, al di là di specifiche responsabilità, dalle due più grandi città dell’area sulle cui classi dirigenti dovrebbe pesare molto di più la responsabilità di invertire l’inesorabile declino dell’intera Sibaritide.
A nulla è servita – continua – neppure l’ultima chiamata a raccolta dei sindaci nel consiglio comunale di Rossano, lo scorso 28 dicembre, per sostenere insieme la difesa del Centro Medico Legale presso l’INPS la cui soppressione, come da più parti è stato denunciato e così come giù accaduto per la soppressione del Tribunale, determinerebbe disagi a cascata soprattutto sulle residue popolazioni dei centri montani che gravitano sull’area urbana.
Continua a mancare – spiega il Sindaco del Paese dell’Elefante di Pietra – la forza trainante di Corigliano e di Rossano rispetto alle esigenze ed alle attese delle popolazioni dell’intero territorio; così come manca una visione unitaria nell’affrontare insieme soprattutto le emergenze comuni, con l’autorevolezza necessaria e naturale che quei due centri, se uniti, potrebbero dimostrare per tutta l’area rispetto ai decisori politici sovra comunali.
Al mancato raggiungimento dell’obiettivo strategico di avere un candidato presidente dello ionio – va avanti – si aggiunge poi, per disattenzioni che dovevano essere evitate, anche la grave assenza di candidati consiglieri della Sila Greca; circostanza, quest’ultima, che renderà ancora più fragile, con la prossima Provincia di Cosenza che è l’ente competente sulle pessime strade interne che ci ritroviamo, il peso e la capacità di rappresentare gli interessi legittimi di una zona che viene sempre più drammaticamente privata di servizi fondamentali e di infrastrutture primarie di cittadinanza e, quindi, a fortissimo rischio spopolamento.
Del resto, quanto accaduto nei giorni scorsi, in occasione dell’ultimo evento meteorologico – conclude CHIARELLO – testimonia bene il quadro desolante, di abbandono e di isolamento nel quale amministratori e popolazioni della Sila Greca si trovano e continueranno a trovarsi, in situazioni analoghe e peggiori, nelle prossime settimane e mesi: nessuna collaborazione da parte dell’ente provinciale per affrontare disagi ed emergenze enormi, causate in questo caso dalle nevicate; neppure, ed è assurdo, l’approvvigionamento del sale da spargere sulle strade per evitare il gelo. - (Fonte: Lenin MONTESANTO – Comunicazione & Lobbying - 345.9401195) |