L’atteggiamento irresponsabile di “non ascolto” assunto da alti organi dello Stato induce il Gruppo d’Azione per la Verità a dare vita a una seconda manifestazione di protesta programmata per il 30 APRILE 2017. Il sito individuato è l’area antistante le sedi del QUIRINALE E DELLA CORTE COSTITUZIONALE. Vani si sono rivelati i tentativi di chiedere un incontro al Presidente della Repubblica al fine si sensibilizzare la massima carica dello Stato circa le dinamiche immorali, drammaticamente sospette, che si celano dietro la chiusura dell’ex tribunale di Rossano. Al Presidente Sergio mattarella sono state inviate due distinte lettere al cui interno si spiegano le ragioni della forte indignazione di chi vive, e paga parimenti le tasse, nell’area jonica cosentina calabrese. La risposta che è arrivata dal COLLE è aver rinviato al Ministro della Giustizia, tanto contradditorio quanto connivente sulla questione “Tribunale di Rossano”, le nostre rivendicazioni. Una forma di indifferenza imbarazzante per chi crede nello Stato e nelle istituzioni che non può trovare sentimenti di accoglienza in uno stato di diritto. Il Gav ha redatto un fascicolo da depositare presso gli uffici della Corte Costituzionale nel quale si mettono in evidenza le stridenti contraddizioni tra la vita reale, la sentenza n. 237 del 2013 e l’ordinanza n°15 del 2014 in cui i suddetti Giudici si esprimono positivamente sul decreto legislativo n.155 del 2012 (chiusura del tribunale di Rossano), nella parte in cui parlano di “risparmio di spesa e di incremento di efficienza“ sulla base di un’articolata attività istruttoria. Dai dati in nostro possesso, ad oggi non risulta né “risparmio di spesa” tanto meno “incremento di efficienza”. L’aspetto più inquietante, tuttavia, riguarda la violazione dei principi cardini della Costituzione nel dare attuazione al decreto legislativo n.155 del 2012. Ci si chiede, infatti, come possano i giudici della Corte Costituzionale avallare un provvedimento di legge che mina almeno 10 articoli della Costituzione, tra cui il diritto al lavoro, alla giustizia, alla famiglia, alla mobilità, etc.etc. Senza tralasciare che la Costituzione favorisce il decentramento amministrativo. L’obiettivo del Gav è smascherare la regia occulta che si cela dietro la chiusura dell’ex tribunale di Rossano, sollevare la cappa di silenzio che ruota attorno a tale sciagurata e improvvida decisione e, soprattutto, ottenere una formale risposta circa il perché su quattro presìdi giudiziari posti in discussione (Lamezia, Castrovillari, Paola e Rossano), sia stato chiuso il Palazzo di Giustizia più distante dalla sede accorpante, accentrato in una località più piccola, non capoluogo di provincia (conforme allo spirito della legge), e per giunta in una struttura incapiente. A TUTTO QUESTO, ANCORA OGGI, NESSUNO RISPONDE! Così come nessuno risponde sulle ipotesi di “carte false”, sulle presunte relazioni alterate e sulle pressioni politiche esercitate per favorire altri territori. Per tutte queste ragioni in vista della manifestazione di protesta fissata per il 30 aprile 2017, è stata programmata un’assemblea organizzativa aperta alle forze sociali e istituzionali di tutto il territorio per il 28 GENNAIO 2017 – ore 10- presso HOTEL SAN LUCA – SS. 106 – ROSSANO.
Il GAV- Gruppo D’Azione per Verità |