Ci risiamo: l’aeroporto della sibaritide, aspettando le prossime elezioni, ritorna ad essere lo specchietto per le allodole, con il tentativo per molte rappresentanze istituzionali e partitiche di apparire i soli difensori dei legittimi diritti dei cittadini dello Jonio ed i veri propugnatori dello sviluppo di quel territorio. Da destra si suonano le trombe per un aeroporto che “s’ha da fare” e da sinistra rullano i tamburi per una struttura che al più presto deve essere realizzata, uniti anche dalla individuazione dei fondi necessari: Pantalone-Unione Europea. Ma andiamo con ordine. Sono passati almeno venti anni da quando il sogno dell’aeroporto è iniziato. Diversi Sindaci, Consiglieri provinciali, Consiglieri regionali e parlamentari hanno rastrellato voti in nome dell’aeroporto, il cui progetto è stato rapidamente predisposto e pagato, e con le solite manie nostrane di grandezza l’aeroporto è stato concepito al pari di quello di Lamezia. Passano gli anni, ed oggi sentiamo che l’aeroporto della sibaritide sarebbe stato inserito nella programmazione economica del nuovo Piano dei Trasporti regionale. Verrebbe da dire finalmente, se non fosse vero che periodicamente è stato annunciato più volte con grande enfasi nel corso degli anni passati che l’aeroporto era stato inserito nel nuovo Piano dei Trasporti regionale ! Comunque, per giustificare la realizzazione dell’aeroporto, non si trova migliore argomentazione se non quella dell’attrattiva turistica, con la recente aggiunta della fusione dei Comuni di Rossano e Corigliano. L’attrattiva turistica, però, è limitata al solo periodo estivo, e non ci sono più d’altro canto parlamentari che devono recarsi ogni settimana a Roma per l’espletamento del loro mandato. E poi, lo sviluppo di un territorio passa attraverso le cose possibili e prioritarie, tenendo principalmente conto che le risorse, anche quelle di Pantalone, non solo sono limitate ma devono anche essere spese bene, e quindi l’aeroporto non è prioritario e la spesa non è giustificabile. Se si parlasse di aviosuperficie, funzionante all’inizio nel solo periodo estivo, allora si potrebbe cominciare un ragionamento serio, lasciando alla speranza di una futura promozione ad aeroporto la crescita numerica di una massa di persone che deve prendere l’aereo. Se inoltre si riflettesse sullo stato degli altri aeroporti calabresi, tutti in profonda perdita, con la sola eccezione di Lamezia, il cui pareggio di bilancio sa di miracolo, chi sarebbe disposto, ammesso che Pantalone finanziasse l’aeroporto, a coprire le perdite di gestione annuale ? I Comuni, la Provincia, la Regione, il Parlamento, gli imprenditori turistici ? Ci credo poco, o forse meglio non ci credo affatto. La vittoria di un territorio è la programmazione unitaria dello sviluppo, è la visione non onirica delle capacità locali di esprimere progetti realizzabili, è la forza di idee che possono essere concretizzate in tempi brevi. Sono i servizi per i cittadini comuni che devono essere attuati, finalizzati a facilitare e non a complicare la vita. L’ospedale comprensoriale è un tassello, anche se solo Dio sa quando sarà costruito, un Tribunale circoscrizionale potrebbe riequilibrare una catastrofica scelta del recente passato, una aviosperficie potrebbe incrementare per ora l’afflusso di turisti estivi e di bassa stagione, il completamento della SS 106 verso sud potrebbe assicurare la vita alle tante persone che quotidianamente la percorrono, un circuito ben costruito e pubblicizzato delle risorse archeologiche, artistiche, storiche e paesaggistiche potrebbe includere lo Jonio cosentino nelle aree di attrazione non solo nazionale ma anche internazionale, il potenziamento, e non il declassamento di organismi periferici pubblici, vedi per esempio l’Inps, porterebbe giovamento ai tantissimi cittadini che devono affrontare per forza maggiore i loro spostamenti fino a Cosenza. Orbene, è ora che si svegli qualcuno armato di buona volontà, escludendo tutti quelli che fino ad ora hanno approfittato della buona fede dei cittadini, per costituire un comitato promotore con il fine di mettere insieme un gruppo di esponenti credibili della società civile, fatta da professionisti, da imprenditori, da esponenti della cultura, da rappresentanti seri delle amministrazioni pubbliche a tutti i livelli, per unirsi nella redazione delle pagine più concrete e promettenti del nostro futuro.
Il Presidente Associazione Legittima Difesa Cosenza dott. Antonio Lavorato
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