I consiglieri comunali di opposizione Elvira Campana, Giorgio Triolo, Gioacchino Campolo, Francesco Madeo, Francesco Sapia, Carmen Fusaro e Giovanni Spezzano, attraverso una nota protocollata ieri mattina al Sindaco, al Presidente del consiglio comunale ed al Segretario generale, chiedono l’istituzione di una Commissione temporanea di studio per il controllo e la programmazione dell’immigrazione e per i migranti. La richiesta formulata dai sette consiglieri di opposizione parte dall’assunto “che il fenomeno dell’immigrazione interessa il comune di Corigliano in maniera più preponderante rispetto ad altri comuni viciniori per diverse ragioni: in primo luogo – si legge nella richiesta – perché il comparto agricolo si avvale principalmente di manodopera straniera e in secondo luogo per la presenza di una massiccia popolazione anziana che richiede sempre più badanti in grado di accudirli e curarli. Infatti da più di 20 anni, soprattutto nella stagione della raccolta di agrumi, ci siamo abituati a convivere con stranieri provenienti prevalentemente dall’est Europa. Ma già dagli inizi degli anni ’90 albanesi, marocchini, algerini si affacciavano nel nostro territorio dove fondamentalmente hanno trovato accoglienza. In effetti – spiegano ancora i consiglieri nella richiesta formulata – il comune di Corigliano, si è distinto se non proprio per l’accoglienza degli immigrati almeno non ha registrato fenomeni di xenofobia, ragion per cui il fenomeno migratorio è stato sempre più in aumento tanto che ormai, soprattutto a Schiavonea la popolazione è abituata alla loro presenza. Va sottolineato ancora – spiegano i consiglieri comunali – che dal mese di gennaio 2015, si è assistito ad altro fenomeno, per certi aspetti ancora più emergenziale rispetto al semplice flusso migratorio di manodopera, quello degli sbarchi di esseri umani costretti a fuggire dal luogo in cui sono nati e cresciuti, mettendo a repentaglio la propria vita attraversando il deserto prima e il mar Mediterraneo poi, per arrivare nella nostra terra dove sperano di trovare una speranza di sopravvivenza. In particolare, si sono fermati nel nostro territorio, per ovvie ragioni di carattere soprattutto giuridico, molti minori non accompagnati cui si è dovuto comunque dare assistenza, ecco perché sosteniamo che la nostra comunità ha il dovere morale, oltre che giuridico, di prestare un’accoglienza dignitosa a questi ragazzi sfortunati e nel contempo aiutarli ad integrarsi con la popolazione residente. Da qui la richiesta, quanto mai opportuna, affinché in seno al consiglio comunale venga istituita una commissione consiliare al fine di studiare il fenomeno immigrazione, in tutti i suoi molteplici aspetti ivi compresa l’integrazione, e nel contempo programmare per il futuro la loro presenza nel territorio per renderla dignitosa ed accogliente”. |