Il comitato referendario in favore del NO alla riforma Renzi – Boschi, a seguito dell’eccezionale risultato del 5 dicembre ’16 intende porgere i propri sentiti ringraziamenti a tutte le forze politiche e sindacali impegnate in questa battaglia, ai cittadini di Corigliano Calabro che hanno dimostrato un importante interesse per la questione referendaria facendo registrare un 68% in favore del NO nel nostro comune.
Un elogio deve essere fatto soprattutto alla partecipazione trasversale della politica coriglianese e della CGIL nelle persone dei loro rappresentanti politici, sia in vesti di amministratori locali che nazionali, che, in nome di un giusto ideale, hanno combattuto questa battaglia in difesa della Carta costituzionale, dimostrando maturità ed attenzione al pericolo della deriva autoritaria che rischiava di investire il nostro Paese.
Non vi è stato il crollo dell’euro, della borsa di Milano, di Wall Street, né tantomeno si sono verificate catastrofi economiche epocali come paventato da diversi informatori mediatici che, quasi certamente, “indottrinati” da qualche multinazionale estera avevano la volontà ultima (e malcelata) di favorire la disgregazione del suffragio universale nazionale, in favore di un sistema di dittatura economico/bancaria in cui a scegliere sarebbero stati i potenti dell’economia, quasi a voler dimostrare che costoro sappiano cosa voglia dire provare sulla propria pelle; la riforma Fornero, il jobs act, la riforma della sanità, la scala mobile, il reddito di cittadinanza, il salario minimo, il lavoro sommerso, l’IRAP, l’inefficienza della PA ecc. ecc.
La vittoria va dedicata ai padri costituenti e quindi, a coloro i quali realmente erano a conoscenza di cosa volesse dire la parola “dopoguerra”, coloro i quali hanno ricostruito dalle macerie e dal dolore del popolo la NOTRA Costituzione, frutto dei vari interessi contrapposti e con la finalità di eliminare sperequazioni e disuguaglianze sociali.
Abbiamo sempre pensato che il manipolo di persone poste al Governo non avesse mai avuto le carte in tavola per effettuare modifiche al testo, e tale idea si fortificò dopo aver letto la riforma del Titolo V, ove si statuiva che Regioni e comuni non avrebbero più potuto spendere una sola parola contraria nel caso in cui vi fossero state necessità di ricerche di risorse naturali primarie via terra o via mare imposte dal Governo, in sostanza Trivelle, oleodotti e centrali a carbone posizionate a piacere dei potenti e delle industri straniere.
Grazie a tutti Voi ciò non è accaduto e coloro che hanno tentato di sgretolare la Costituzione ed il diritto di voto hanno perso e continueranno a perdere finchè il sonno della ragione non avvolgerà le nostre menti.
Daniele Torchiaro
Presidente del Comitato per il No alla riforma Renzi - Boschi di Corigliano Calabro |