Al di la delle facili ironie e del pettegolezzo quotidiano, ci troviamo di fronte a partiti e politici veramente estranei ai diritti che una volta si ritenevano acquisiti e riconosciuti. Un voto che dagli anni 80 smuovevano consistenti quote di voti di sinistra verso leader che in seguito (escluso Berlinguer), si sono rivelati degli impresentabili, arrivisti, ma principalmente nemici della classe operaia, ma a difesa del capitale, vedi Fausto Bertinotti, oggi privilegiato, con scorta, vitalizio e pensione d’oro, per non parlare di Rizzo, di Vendola, di Giordano e dei tanti piccoli leader della sinistra storica e di quella sinistra annacquata di oggi. Bisogna sbaragliare i canoni a cui siamo abituati, una rivoluzione, una vera, dura lotta di classe e per questo ci vuole passione anche se va contro, se occorre sulla ragione. Non si deve essere più preda delle paure, delle frustrazioni, si deve comprendere che la posta in gioco è alta. Per non accomunarci ai tanti, ritorniamo ad affrontare il problema dei beni immobili del comune da cui, purtroppo ad oggi, non se ne cava un ragno dal buco. Per fare chiarezza, poniamo queste domande: c’è la volontà di organizzare seriamente il patrimonio dell’ente in termini immobiliari ? C’è la volontà di ricorrere ad una archiviazione puntuale e specifica i cui elementi con certezza si possono acquisire solo attraverso i dati forniti dalla agenzia del territorio già conservatoria dei registri immobiliari ? Il solito ricorso alle cosiddette visure catastali, non sono valide, né tanto meno costituiscono il titolo della detta archiviazione. Altro problema: i tanti contenziosi che il comune ha con i cittadini, quasi tutti per danni presunti alle loro auto a causa della disastrosa condizione in cui versano le strade, ridotte ad un colabrodo e, a causa del contenzioso, il comune sborsa centinaia e centinaia di migliaia di euro all’anno, soldi che se riusciti a risparmiare intervenendo per tempo con il riparare le strade, sarebbero utili per assicurare e dare servizi necessari alla comunità. A tutto ciò aggiungi il fatto che vi sono professionisti (avvocati) che hanno capito che il comune su questa specifica problematica è un’autentica “gallina dalle uova d’oro” ed il gioco è fatto. Per non parlare dei tanti contenziosi ultradecennali che il nostro comune si trascina, quali ad esempio quelli con la famiglia De Rosis Morgia, (per l’esproprio dei terreni di località Brillia, per i quali ad oggi il comune non ha il titolo di proprietà), quello con gli eredi Romanelli per la strada della Jacina, alcuni eredi dei baroni Compagna per l’esproprio del castello, la scuola Costabile Guidi. Ebbene nonostante il comune stia facendo fronte a questi contenziosi pagando centinaia e centinaia di mila euro, ancora ad oggi l’ente non riesce ad avere per questi espropri il titolo di proprietà? Perché avviene tutto ciò ? E’ una precisa volontà politica ? E che dire poi, a proposito sempre di beni immobili, i tanti terreni di proprietà comunale per i quali l’Ente pare che ad oggi o chiede, in alcuni casi un fitto assolutamente ridicolo, oppure in altri non chiede nulla. Siamo convinti che questo assurdo e deleterio stato di cose, sia da ricercare in una precisa volontà: quella di proteggere e tutelare i vari affittuari che fino ad ora non pagano nè affitto, ne altro, tra questi il caso più noto è quello della Cooperativa (la Proletaria) e tanti altri cosiddetti ricchi proprietari terrieri con terreni del comune e che anche questi, come tanti altri, non pagano un centesimo di affitto al comune. Il problema è serio, ma più serio e disgustoso sono quei tanti politici che volutamente, non sono in grado di affrontare tale problema, perplessità le potremmo avere anche nei confronti dei vari uffici comunali che in materia hanno competenze, i quali forse non adempiono in pieno al loro dovere, forse a causa alla turnazione selvaggia dei loro dirigenti. Altro problema annoso, riguarda i tanti contenziosi che il comune ha con le varie ditte appaltatrici, le quali molte volte si vedono affidare lavori senza un contratto come per legge, ciò comporta al momento del pagamento per avvenuti lavori a favore del comune, denunce a carico dell’ente che alla fine è costretto a pagare spese legali, interessi ecc, dal momento che vedono il comune soccombente.
Per il movimento Centro Storico: Luzzi Giorgio |