CONCLUSA “LIBRIAMOCI” LA SETTIMANA DELLA LETTURA ALL’ IC “ERODOTO“
Susanna Capalbo «Un’attivita’ strategica per approfondire tematiche come la convivenza tra popoli, la legalità e l’amore»
sabato 29 ottobre 2016 18:52
“Libriamoci – giornate di letture nelle scuole” l’iniziativa nazionale ha suggerito momenti dedicati alla lettura ad alta voce, in forme svincolate dal programma di studio. La manifestazione ha preso forma anche nelle aule dell’Istituto Comprensivo “Erodoto” di Corigliano, guidato dal dirigente scolastico Susanna Capalbo. Anche quest’anno la scuola ha aderito all’iniziativa, è il terzo anno consecutivo, i temi scelti per l’edizione 2016 dal Centro per il Libro e la lettura, sono stati la legalità; William Shakespeare (IV centenario della morte); Miguel de Cervantes (IV centenario della morte); Ludovico Ariosto (V centenario de L’Orlando furioso); Roald Dahl (I centenario della nascita). La settimana della lettura si è appena conclusa negli istituti scolastici dell’IC “Erodoto” con grande partecipazione da parte degli studenti. «In un’ottica di intercultura e nel pieno rispetto delle funzioni attribuite alla scuola, l’iniziativa è stata un pretesto- ha commentato la DS Capalbo- per accomunare in un unico intento docenti e alunni i quali dalla scuola dell’infanzia alla scuola media, hanno elaborato percorsi mirati sia alla valorizzazione della lettura come attività strategica , sia per approfondire tematiche come la convivenza tra i popoli, la legalità, l’amore. Lo hanno fatto in compagnia di Shakespeare, Cervantes, DAhal, autori indicati dal Centro Nazionale per la lettura come pista di lavoro, ricorrendone quest’anno i pluricentenari della loro morte. E’ del tutto significativo l’esempio dei piccoli alunni della scuole dell’Infanzia Montessori che hanno rielaborato la lettura per immagini del Don Chichotte di Cervantes, costruendo un libro con le loro mani, composto dalle scene piu’ significative dell’opera dello scrittore spagnolo. Cosi come significative- continuna la Capalbo- sono state le iniziative delle altre scuole che, ispirandosi al tema dell’immigrazione, hanno letto storie sul tema. In molte classi poi, i docenti hanno invitato alcuni giovani immigrati lasciando che i bambini ascoltassero le letture delle loro storie vissute per arrivare in Italia. Nei loro occhi di adolescenti cresciuti in fretta la speranza per una vita migliore , lontana dagli affetti ma dignitosa. Tante analogie poche differenze…la partenza da un Paese che non ti offre un futuro , il percorso sofferto e a volte violento per arrivare sulle coste, il lavoro per pagare la traversata, la paura per un mare che non sempre ti è amico, l’arrivo, l’accoglienza. Gli alunni con la loro disarmante spontaneità hanno costruito ponti e abbattuto muri e la scuola è stata il terreno nel quale le paure degli adulti sono state superate dai bambini dimostrando di aver capito prima di tanti di loro la lezione».