Deturpazione del Ponte Canale, atti incivili come quello che ha subito uno dei luoghi simbolo della storia di Corigliano devono essere puniti. Danneggiando il patrimonio storico-artistico cittadino si violenta l’immagine e l’identità della comunità e della Città del Castello Ducale. È quanto dichiara il capogruppo Antonio ASCENTE invitando tutti a denunciare e condannando la deturpazione con scritte e macchie, nei giorni scorsi, dell’antico acquedotto cittadino risalente al 1480 al quale i coriglianesi associano il miracolo dell’acqua compiuto dal santo patrono Francesco di Paola. Mi auguro che le forze dell’ordine – continua ASCENTE – facciano luce sulla questione e che possa essere più incisivo e diffuso il controllo del territorio. Una bravata di ragazzi sicuramenti poco attenti al patrimonio cittadino e poco consapevoli del valore del luogo ha provocato oltre ad un danno economico, anche un danno all’immagine dei coriglianesi. Aver sfregiato quello che è un simbolo della Città è un fatto grave. Solleciterò l’Amministrazione Comunale – conclude – per l’immediata cancellazione della scritta e quindi il ripristino del decoro urbano.
(Fonte: Lenin MONTESANTO – Comunicazione & Lobbying) |