Quando ti viene diagnosticata una patologia, come l’insufficenza renale cronica, è come un fulmine che squarcia il cielo all’improvviso, un uragano che ti investe e ti sconvolge...la tua vita non sarà più la stessa...ti imbatti in un mondo parallelo fatto di dolore, sofferenza, fede, paura di non farcela voglia disperata di guarire, e tante ore in ospedale che diventa la tua seconda casa perchè ti devi sottoporre a terapia dialitica. Appunto ti affidi all’Ospedale. Dove questo esista. Un dramma nel dramma, che diventa ancora più grande quando scopri che al nosocomio vicino casa tua non cè posto e ti devi rivolgere all’ospedale che può essere a 30 o a 45 chilometri di distanza, tra l’altro su una strada terribile come la statale 106. Poi la situazione diventa ancora più drammatica quando chi deve sottoporsi a dialisi non ha nè macchina nè soldi, o dove non è garantito il trasporto. Io credo che la direzione sanitaria e i vertici dell’ Asp dovrebbero farsi carico di questa situazione terribile, dovrebbero garantire o più personale medico e paramedico o ampliare la dialisi dello spoke Corigliano Rossano in modo che chi deve sottoporsi a terapia dialitica non viva anche il dramma di come recarsi in ospedale. Ultima considerazione, ma non meno importante, è che gli Ospedali, o quel che ne rimane, che sottopongono i dializzati a trattamento dovrebbero essere dotati dell’unità di rianimazione e del reparto di Cardiologia. Il diritto alla salute deve essere garantito e non negato.
Francesco Sapia portavoce M5S Corigliano Calabro |