Alluvione 2015 e dissesto idrogeologico, non possiamo continuare ad organizzare o a presenziare a conferenze dei servizi nelle quali non si fa altro che parlare e lasciare, di fatto, che passino mesi, se non addirittura anni, prima che si intervenga concretamente su quelle che sono ormai emergenze note a tutti i livelli. Purtroppo la burocrazia regionale resta troppo lenta. Rispetto ai rischi incombenti, invece, bisogna accelerare. Ed in particolare su due progetti, relativi ai due torrenti LECCALARDO e MALFRANCATO. Restiamo tutti in pericolo. Va messo in sicurezza tutto il territorio per evitare che, così come stiamo ripetendo invano da troppo tempo, anche una semplice pioggia autunnale, possa continuare a causare danni superiori a quelli già subiti la scorsa estate. È quanto ha ribadito l’assessore ai lavori pubblici Raffaele GRANATA ieri (mercoledì 12 ottobre), intervenendo nell’ex delegazione comunale di Rossano, all’incontro pubblico promosso dal presidente della Commissione regionale ambiente e territorio Domenico BEVACQUA finalizzato a confrontarsi sull’attuale situazione degli interventi e delle emergenze nella Sibaritide dopo l’alluvione che ha colpito le città di Rossano e Corigliano il 12 agosto 2015. Siamo tuttavia convinti – ha aggiunto GRANATA – attraverso la sensibilità e le competenze del Generale Aloisio MARIGGIÒ, da poco alla guida di Calabria Verde, saremo co-protagonisti di un’inversione di tendenza nella gestione più efficiente delle emergenze in materia di alluvione e dissesto idrogeologico. Le allerta meteo – ha insistito sul punto il Primo Cittadino Giuseppe GERACI – continuano a servire a ben poco se poi i comuni destinatari di questi messaggi continuano a non disporre dei mezzi adeguati e necessari per intervenire durante e dopo. C’è bisogno di interventi immediati. Corigliano è stata messa in ginocchio nel 2015, ma ancor prima nel 2009. Non possiamo aspettare inerti che succeda una vera e propria tragedia. Come amministratori – ha concluso – dobbiamo essere messi in condizione di poter governare questa che è l’emergenza principale nei nostri territori. Sono 3 milioni e 920 mila euro i fondi destinati ai Comuni per i rimborsi degli interventi di somma urgenza (tipo A e B). Ora – ha scandito Carlo TANSI dirigente responsabile dell’U.O.A. della Protezione Civile – si passerà alla fase C ovvero alla prevenzione ed alla messa in sicurezza. I lavori saranno eseguiti in collaborazione con Calabria Verde che, purtroppo, si è mossa con molto ritardo. Sono state riprogrammate le economie per l’accordo di programma sul dissesto: da 1 milione a 1,8 milioni e da 2 a 5 milioni. È quanto ha precisato Mimmo BEVACQUA cogliendo l’occasione per sottolineare che in Calabria è mancata, nei decenni, una programmazione mirata ad evitare lo scempio subito dai territori. A marzo sarà convocata un nuovo momento, con tecnici e sindaci, per portare a termine definitivamente le prime opere e programmare gli interventi ulteriori. – Entro due anni il territorio sarà messo in sicurezza. È quanto ha annunciato Aloisio MARIGGIÒ Commissario Calabria Verde. L’attenzione verso i territori resta costante – ha detto Salvatore SIVIGLIA segretario dell’Autorità di Bacino Regionale – e si sta lavorando per realizzare opere significative. – Calabria Verde e l’Autorità di Bacino – ha infine sottolineato il consigliere regionale Giuseppe GRAZIANO – se messi in condizioni di farlo, con mezzi e risorse, possono garantire la sicurezza. All’incontro hanno partecipato anche i rappresentanti dell’associazione PRO ALLUVIONATI 12 AGOSTO 2015, gli amministratori di Rossano, il Vicesindaco Aldo ZAGARESE, gli assessori Giovanni DE SIMONE e Nicola CANDIANO e la Presidente del Consiglio Rosellina MADEO e numerosi consiglieri comunali.
(Fonte: Lenin MONTESANTO - Comunicazione & Lobbying) |