In tempi di “vacche magre” per le casse comunali, con l’aumento delle aliquote ai massimi storici, le scandalose trattenute dei buoni libro ai bambini, e altri più o meno odiosi stratagemmi per fare cassa indiscriminatamente sulle spalle e sulla pelle dei cittadini, lascia abbastanza sorpresi il fatto che l’amministrazione comunale abbia trovato conveniente abbuonare, attraverso un’apposita transazione, gran parte delle già esigue sanzioni comminate alla Ecoross per il mancato raggiungimento degli obiettivi minimi di raccolta differenziata previsti dal contratto. Come i più informati sapranno, il contratto che lega la Ecoross e il comune di Corigliano è particolarmente oneroso per le casse comunali, e non comprende servizi come la raccolta dell’amianto e la pulizia della spiaggia, che vengono pagati a parte. Inoltre, non bastasse l’esoso costo base del servizio, molto più alto di quanto accade per esempio nella vicina Rossano, la società aggiudicataria ha anche diritto ad una rivalutazione annuale dei canoni sulla base degli indici ISTAT, che finisce ogni anno ad ingrossare i debiti fuori bilancio per diverse decine di migliaia di euro! In uno scenario simile ci chiediamo se davvero vi fosse l’opportunità di essere così indulgenti nel praticare un ulteriore sconto alla Ecoross, rispetto a sanzioni che erano già particolarmente basse rispetto a quanto si sarebbe dovuto pretendere sulla base di quanto previsto dal contratto. E ancora: per quale motivo il verbale di transazione non è stato pubblicato sull’albo pretorio, come le normative sulla trasparenza impongono? Si procede a ridurre le risorse pubbliche secondo una valutazione quantomeno discutibile, e per di più non si rende edotta la cittadinanza delle motivazione alla base di questa scelta, e questo è inaccettabile. Del resto, questa è l’amministrazione comunale che ha di fatto ridotto all’osso la possibilità dei consiglieri di esercitare il proprio mandato, perché ogni volta che c’è documentazione su cui esprimersi in consiglio comunale, questa viene inviata agli stessi solo il giorno prima della seduta, e spesso e volentieri anche in maniera gravemente incompleta. Cosa accaduta, ad esempio, in occasione dell’approvazione di debiti fuori bilancio senza che i consiglieri abbiano potuto visionare le relative pezze giustificative. Questa amministrazione, con la sua concezione del potere come di qualcosa di personale e assoluto, che non ha mai inteso condividere e concordare con le opposizioni e i cittadini il proprio (inesistente) indirizzo politico, farebbe bene a dimettersi in blocco oggi piuttosto che domani.
Francesco Sapia – Portavoce M5S in consiglio comunale |