Piano Spiaggia Comunale, atto d’indirizzo per la redazione della variante. Obiettivi: favorire una progettualità integrata del territorio, interventi di riqualificazione dei tratti del litorale demaniale, la valorizzazione ed il recupero del sistema ambientale costiero, l’interazione fra la fruibilità e la produttività delle attività turistiche e la salvaguardia delle caratteristiche ambientali dell’intera fascia costiera. L’argomento era già stato trattato nella serie di incontri che l’assessore ai lavori pubblici Raffaele GRANATA aveva tenuto, nelle scorse settimane, con cittadini ed operatori. Il Piano Comunale Spiaggia – si legge nella delibera approvata dall’Esecutivo GERACI – è il piano particolareggiato di utilizzazione delle aree del demanio marittimo con cui favorire, nel rispetto della normativa urbanistica, edilizia, paesaggistica ed ambientale, la migliore fruibilità e produttività delle attività turistiche. Destinato principalmente a regolamentare gli spazi e le attività del settore turistico-ricreativo, si deve ritenere strumento flessibile e adeguabile nel tempo, attraverso l’adozione di opportune varianti, con le quali corrispondere ad eventuali esigenze che dovessero emergere, sia da parte degli operatori privati del settore, che da parte delle istituzioni preposte Adeguamento e maggiore fruibilità dei lotti previsti dal vigente Piano Spiaggia Comunale in relazione alle mutate esigenze emerse da parte degli operatori turistici, anche in prospettiva di un miglior rapporto funzionale con la sistemazione dell’area demaniale conseguente ai progetti in corso di realizzazione; organizzazione di una più corretta fruizione dell’arenile in considerazione del sistema delle dune costiere previste dal progetto di riqualificazione del Water Front in corso di realizzazione; adeguamento del PCS rispetto all’evoluzione e modifica della linea di costa; aggiornamento del confine demaniale marittimo alle modificazioni fisiche intervenute nella linea di costa e nelle aree immediatamente adiacenti a consistenti agglomerati urbani come Schiavonea e Fabrizio che hanno perso le caratteristiche di demanialità; riposizionamento dell’ara prevista per il rimessaggio a favore degli operatori della pesca per come previsto nel progetto “Il Porto a secco di Schiavonea”. Sono, questi, i fattori che hanno determinato l’atto di indirizzo per la variante del PSC. (Fonte: MONTESANTO SAS – Comunicazione & Lobbying). |