Riappropriarsi dei sentimenti, della cultura e dei valori della vita. La 29esima Festa del Teatro Amatoriale fita – Città di Corigliano 2016, si chiude così, con il messaggio che lo spettacolo ZERO, appositamente ed esclusivamente scritto per la Città del Castello Ducale dal regista Luigi FACCHINO (Premio Ausonia 2016 per la miglior regia) ha portato in scena lo scorso sabato 17, in occasione della serata conclusiva ITAF a cura dell’ACCADEMIA DEL TEATRO fita. L’assessore al turismo Alessandra CAPALBO esprime soddisfazione per la riuscita dell’evento nazionale che ha consentito a centinaia di persone di vivere e conoscere il territorio; e ai cittadini dell’hinterland di partecipare ed avvicinarsi al mondo dell’arte teatrale. Una media di 25/30 partecipanti agli stage curati dal Direttore artistico Piermaria CECCHINI, dall’assistente regista Emiliano FACCHINI e dalla coreografa Manuela GALVAGNO; 3 territori, quelli del Pollino, della Sibaritide e dell’Arberia, asse lungo cui si sono mossi gli ospiti alla scoperta del patrimonio artistico, monumentale ed enogastronomico e produttivo; ogni regione rappresentata e più di 500 adesioni. Sono, questi, alcuni numeri del successo registrato nella ricca settimana appena conclusasi. La CAPALBO coglie l’occasione per ringraziare il Presidente della Federazione Italiana Teatro Amatori provinciale Antonio D’AMICO, per aver promosso la candidatura di Corigliano e per essersi speso in tutte le fasi per far sì che la Città del Castello Ducale diventasse per un’intera settimana la capitale del teatro amatoriale. ZERO - Lo spettacolo del regista FACCHINO è stato messo in piedi in pochi giorni, grazie alla collaborazione dei 12 giovani attori che, provenienti, da ogni parte d’Italia, pur vedendosi per la prima volta, sono riusciti a restituire attraverso la performance finale, emozioni e suggestioni. Il Premio della Critica Fausto TAVERNITI è stato assegnato al NUOVO TEATRO STABILE MASCALUCIA di Catania per lo spettacolo IL PICCOLO PRINCIPE. Già sorprendente – è questa la motivazione – la linearità e la grazia con la quale un testo letterario bellissimo ma molto complesso è stato trasformato in testo teatrale. Tutti gli attori - tutti, nessuno escluso - sono come permeati e fisicamente trasformati dal ruolo che recitano in scena, diventando, davanti agli occhi stupiti di chi conosce la storia raccontata da Saint-Exupèry, la perfetta rappresentazione dei personaggi struggenti del racconto scritto per lettori adulti-bambini. Il Piccolo Principe è un sorprendente attore di quasi dieci anni: Flavio PALMERI, uno strano e miracoloso mix di recitazione spontanea e di tecnica inconsapevole. Tutta l’opera, insomma, ci ricorda dall’inizio alla fine qual è il vero miracolo del teatro: una spericolata sintesi di fantasia, tecnica e incanto dell’anima. Il fitaLIA - il premio nazionale come MIGLIORE COMPAGNIA, è andato alla compagnia LA CRICCA DI TARANTO (con lo spettacolo QUESTI FIGLI AMATISSIMI).
(Fonte: Lenin MONTESANTO – Comunicazione & Lobbying). |