All’indomani della “Notte d’estate” nel centro storico coriglianese, che ha fatto registrare un successo di visite, è sorto un dibattito nell’opinione pubblica sulle visite al castello ducale, sul costo del biglietto e sulla destinazione dei relativi introiti. Si è parlato e scritto molto, talvolta anche con scarsa cognizione di causa. In qualità di consigliere comunale sento quindi il dovere di informare la cittadinanza su quelle che sono le condizioni contrattuali che legano l’amministrazione comunale di Corigliano Calabro con il soggetto privato che gestisce il castello ducale, l’associazione “White Castle”. Secondo l’attuale contratto di affidamento in concessione, stipulato nell’aprile 2013 con durata quinquiennale, non è previsto alcun corrispettivo fisso per la gestione, ma solo un riparto degli introiti fra pubblico e privato. Sulla base di questo, al gestore privato spetta il 90% degli introiti derivanti dalla gestione della struttura (biglietti, affitto delle sale per convegni, mostre, ricevimenti nuziali, ed ogni altro tipo di attività), mentre nelle casse comunali finisce solo il restante 10%. A carico del privato sono la manutenzione ordinaria, la sorveglianza e la pulizia. Il comune, dal canto suo, effettua la manutenzione straordinaria, paga il 100% del canone idrico e il 60% delle bollette di luce e gas. Secondo il mio punto di vista, una gestione che frutta alle casse comunali soltanto il 10% degli introiti di un bene dal valore storico-culturale inestimabile, non può ritenersi conveniente per l’ente. Pertanto, pur riconoscendo il buon lavoro svolto dagli operatori che gestiscono il castello con cura e professionalità, il MoVimento 5 Stelle ritiene che un’amministrazione pubblica che si rispetti dovrebbe iniziare a programmare e a progettare di riportare il maniero simbolo della città sotto la gestione pubblica, per evitare di arrivare impreparati alla scadenza dell’attuale contratto.
Francesco Sapia – Portavoce M5S in consiglio comunale. |