Il cinismo del governo Renzi, ed il passivo servilismo di quello della regione Calabria a guida Oliverio, costituiscono insieme un ibrido micidiale che sta portando l’Italia e la Calabria a toccare il punto più basso della loro storia repubblicana.
Le menzogne del regime renziano non si sono fermate neanche di fronte ad un evento tragico come l’alluvione che ha funestato i comuni di Corigliano, Rossano e Crosia lo scorso 12 agosto 2015. Nell’immediatezza dell’evento, che ha fatto registrare danni per circa dieci milioni di euro, le promesse di aiuto e di intervento da parte delle istituzioni si sono sprecate. In un tripudio di passerelle, sopralluoghi, appassionate manifestazioni di solidarietà e dichiarazioni a mezzo stampa, abbiamo visto passare nelle zone martoriate dall’alluvione anche il ministro Galletti, oltre al sempre presente governatore Oliverio. Confermando l’ipocrisia dello storytelling renziano, però, in queste ore apprendiamo che il governo ha inopinatamente voltato le spalle alle popolazioni di Corigliano e Rossano. Difatti, con una recente delibera del Consiglio dei Ministri del 28 luglio scorso, sono stati stanziati circa 800 milioni per eventi alluvionali accaduti in Italia negli ultimi tre anni, e fra questi non figura in alcun modo l’alluvione calabrese del 12 agosto!
Ad un anno di distanza da quei terribili fatti, prendiamo atto che governo e regione Calabria non solo non hanno speso un centesimo per migliorare il livello di sicurezza idro-geologica di quei territori, ma hanno anche clamorosamente disatteso le promesse di aiuto economico espresse pubblicamente in varie sedi. Proprio Oliverio, che in quei drammatici giorni aveva ringraziato con enfasi il premier Renzi per una fantomatica vicinanza alle popolazioni di Corigliano e Rossano (che evidentemente ha visto soltanto lui), non ha mai avuto il coraggio di denunciare il disinteresse che il governo centrale, subito dopo le passerelle del momento, ha manifestato sulla vicenda. Vi immaginate un Oliverio che, con Renzi che in pompa magna viene ad annunciare che il 22 dicembre prossimo la Sa-Rc sarà terminata, gli ricordava che c’era delle parole cui far seguire fatti, degli impegni da onorare? Non sia mai, qui il Governo di Roma puó permettersi di tutto, anche di sbeffeggiare le vittime!
Con l’asse Renzi-Oliverio fra Roma e catanzaro la Calabria non potrà mai realmente voltare pagina -come dimostra la vicenda tragicomica del commissariamento della sanità regionale- e sarà sempre schiava di quelle stesse dinamiche che ne hanno fatto il fanalino di coda dell’Europa.
Dal canto nostro, chiediamo immediatamente che gli enti preposti si assumano le loro responsabilità istituzionali, intervenendo con decisione per mitigare i rischi idrogeologici nella Sibaritide e per dare le giuste risposte a chi quel drammatico 12 agosto ha perso tantissimo, se non tutto. Intanto noi ci battiamo affinché non perdano la fiducia nello Stato, ma con certa classe dirigente è ben difficile! I portavoce calabresi M5S |