La commedia divertente, sarcastica, poetica, sbeffeggiante, sensuale e dissacrante dal titolo Neapopuli (errando nell’invisibile) sarà portata in scena questa sera dalla compagnia “Imprevisti e Probabilità” nell’ambito del cartellone della manifestazione “Quadrato in Scena” Premio Ausonia 2016 organizzata presso il Quadrato Compagna di Schiavonea dal Comitato provinciale di Cosenza della Fita (Federazione Italiana Teatro Amatoriale). E’ il settimo appuntamento dell’edizione 2016 e si preannuncia davvero molto interessante grazie all’estro ed alla professionalità della Compagnia laziale che giunge da Latina. L’Ass.ne Cult. Il Berretto a Sonagli / Compagnia Teatrale Imprevisti e Probabilità si è costituita a Formia nel 2005, nata dalla necessità vivifica di cinque attori di dare corpo alla propria idea di teatro, e di organizzare sul territorio attività laboratoriali, festival, e eventi d’arte. Il regista Raffaele Furno ha ottenuto un dottorato di ricerca in Performance Studies presso la Northwestern University di Chicago, ed è docente di Teorie della Performance e Storia del Teatro Italiano Contemporaneo presso l’Arcadia University, Campus di Roma. Sono suoi gli adattamenti dei vari spettacoli portati in scena dalla Compagnia. Soledad Agresti, autrice pluri-premiata, è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Napoli e affianca all’attività di scrittura quella di attrice, scenografa, costumista, scultrice e pittrice, curando gli aspetti visivi delle produzioni. Janos Agresti e Benedetta Verrengia si sono formati teatralmente nella Scuola dei Mestieri diretta da Ferruccio Padula e poi nel Laboratorio Teatrale La Compagnia di Passaggio, e curano gli aspetti tecnici (disegno luci, disegno audio) delle produzioni. Isabella Sandrini è attrice nonché maestro di pianoforte e mette a frutto la sua rigorosa educazione musicale creando le colonne sonore degli spettacoli della compagnia. Il teatro dell’Ass.ne Cult. Il Berretto a Sonagli ha travalicato i confini nazionali, arrivando sulle scene di Senegal, Marocco, Francia, USA, e Germania. Lo spettacolo in scena questa sera intreccia tre linee guida, sorrette da un ritmo verbale incalzante che mescola italiano e dialetto. Figure fiabesche e oniriche si muovono sul filo del paradosso per raccontare di luoghi fantastici e lontani che riconducono sempre alla bellezza decadente ma comunque accattivante di Napoli. Un narratore colorato come un giocoliere apre davanti ai nostri occhi mondi esotici, metafore di mistero e fascino che solo il teatro nella sua essenza di affabulazione sa creare. Ma questa magia, questa sospensione del reale, sono travolte dall’osceno, dall’urlo di donne in nero o in rosso che sbeffeggiano, cantano, pregano, spettegolano, sospese tra evocazioni di icone religiose e meretrici assatanate. Ancora una volta Napoli, città-femmina madre e amante, ritorna nei corpi di queste donne irrispettose di tutto e di tutti, eppur timide e sognatrici. Mai volgari, ma sempre ironici i personaggi di “Neapopuli“ sanno che affannarsi è poi inutile e che la vita va presa con leggerezza. Lasciano agli altri i giudizi; loro continuano a sbeffeggiare, cantare, pregare, spettegolare, narrare. Lo spettacolo sarà portato in scena anche domani martedì 9 agosto a Oriolo nell’ambito del premio di regia teatrale denominato “La Portella”. |