Probabilmente il Sindaco e l’Amministrazione Comunale, nella fretta di rispondere su quesiti a cui dovrà dare risposta la magistratura e il Ministero competente, non hanno avuto il tempo, o meglio, l’accortezza di leggere l’interrogazione di cui parlano. Ed allora, noi amici – preferiamo compagni – di Sinistra italiana di Corigliano ci permettiamo di illustrarla in termini comprensibili. Sorvoliamo sulla sequela di luoghi comuni, dal” venite a dare una mano” al “costruite un luogo adatto”, perché, a differenza della storia dell’ex camerata Geraci e della sua idea d’accoglienza “da magazino” sui migranti, la storia dei parlamentari di Sinistra Italiana è limpida e totalmente improntata alla risoluzione delle inefficienze o, peggio, illegalità legate alla materia. Dal lavoro svolto sul “Cara Mineo” in Sicilia ovvero a tutte le ispezioni nei CPT dello Stivale, modello d’accoglienza voluto dai governi che il Sindaco Geraci ha votato con entusiasmo, si può intuire quale sia la preparazione e lo spirito con cui ci si approccia al problema. L’interrogazione parlamentare, tanto per chiarire il primo punto, non è frutto della fantasia di nessuno ovvero i parlamentari non devono sentire i dirigenti di Sinistra Italiana del territorio: essa è frutto del dettagliato resoconto del circolo di Corigliano. Il ruolo svolto dal comune di Corigliano (supporto logistico) viene specificato così come viene specificato l’aver negato, in precedenza, la fornitura di transenne per uno degli ultimi sbarchi. Qual è il problema? L’amministrazione coriglianese ha svolto il suo compito scegliendo, come strada politica, l’allarmismo rispetto ai “pericoli d’invasione”. Ci sono le apparizioni televisive del sindaco a dimostrarlo. Noi, ed è uno dei punti trattati nell’interrogazione, avevamo proposto fin dall’inizio l’adozione di protocolli e gare d’appalto che programmassero con efficienza gli eventuali, probabili, nuovi sbarchi. La scelta del Sindaco è sempre stata quella di affidarsi all’improvvisazione. Il frutto è, come ammette lo stesso Sindaco, l’utilizzo di strutture non idonee e protocolli e affidi diretti che vengono gestiti sul filo del collasso. Ora si chiede se tutto questo sia legale e, soprattutto, ma voi dimenticate di scriverlo nella nota, si chiede come sia stato dato l’appalto ad una associazione in particolare. Associazione, e non “comune di Morano” come scrivete voi, che vede come segretario e come presidente, un assessore della vostra Amministrazione ed il marito. E, ci sorprende che il conflitto d’interesse non sia stato ravvisato dal Segretario Comunale presente alla Giunta. Forse ha dimenticato il suo ruolo? Abbiamo avanzato anche la proposta dell’identificazione di un bene che possa diventare un centro regionale per i minori non accompagnati…Ed è più di quanto abbia fatto l’Amministrazione coriglianese in quasi due anni. Se, fin dall’inizio, l’Amministrazione si fosse attivata al reperimento dei fondi per la realizzazione di una struttura adeguata, ora non si dovrebbe parlare di “luoghi non idonei”. I fondi, tanto per chiarezza, sono a disposizione sia alla Regione, sia quelli governativi che europei…Ci sarebbe voluta solo la volontà politica. L’altra questione al centro dell’interrogazione è la morte di un giovane affidato al Sindaco. Spetta, anche in questo caso, alla magistratura ed al Ministero capire come si sia arrivati a quella tragedia. E, tanto per la precisione, sarebbe utile ragionare sul fatto che decine di giovani affidati a questo comune, oggi, sono spariti. E’ fatto ineludibile? E’ causa del fato? Vedremo. Per completezza d’informazione aggiungiamo che nei giorni scorsi abbiamo presentato un esposto alla Procura della Repubblica sulle modalità che hanno portato all’assegnazione dell’appalto. E, le annunciamo, che abbiamo segnalato diverse sentenze che chiariscono come, nella stessa fattispecie, la presenza – figuriamoci il voto- dell’assessore o del consigliere sia considerato “conflitto d’interesse”. Le ricordiamo, inoltre, che già una volta l’affido diretto di appalti a familiari di amministratori sia stato oggetto di gravi conseguenze per l’Ente che Lei rappresenta. A titolo personale: che Lei o qualsiasi altro amministratore comunale, fatta eccezione per l’Assessore Chiurco- sempre presente e generosamente impegnata nell’emergenza – si permetta di parlare di “presenza sul luogo” è cosa pietosa. Lei, e lo dico da volontario di “Solidarietà Sempre” sarà stato presente in luogo, parlo del Palazzetto, non più di tre volte. Nessuno della Giunta a mai fatto, tanto per dare una mano, un turno d’assistenza. Nessuno dei consiglieri comunali, fatte le dovute eccezioni, ha mai fatto visita al palazzetto dello Sport. Ed allora a chi vuole dare lezioni? A chi vuole fare la morale? Non scenda su un terreno su cui non è capace di camminare. Vuole darmi una lezione di civiltà? La prossima settimana, tutti insieme, facciamo i turni di sorveglianza notturna al palazzetto o alla scuola. Diamo concretamente una mano a questi ragazzi, anche facendo risparmiare fondi – non comunali – che potrebbero essere utilizzati per altre cose a loro necessarie. L’aspetto Sindaco, sarà un piacere.
Alberto Laise Sinistra Italiana Corigliano |