Un fiume in piena di comunicati stampa, dichiarazioni al vetriolo, repliche, smentite, e chi più ne ha più ne metta. È quello che accade ininterrottamente da settimane su tutti gli organi d’informazione regionale, con conseguente eco sugli ormai familiari social network. Oggetto del contendere: una poltrona, una postazione, un ruolo istituzionale di primissimo piano. Tutto ruota attorno alla designazione di Mario Occhiuto a Sindaco della città di Cosenza – a seguito di un trionfo elettorale ampiamente prevedibile alla luce dell’ottima azione amministrativa intrapresa e poi bruscamente interrotta da altri – e, di conseguenza, del ritorno dello stesso alla guida della Provincia di Cosenza, nelle vesti di Presidente. Un naturale epilogo, previsto dalla normativa vigente e anch’esso motivo di riscontro positivo nelle popolazioni, per l’impegno ad oggi profuso a favore di un territorio tra i più importanti d’Italia per estensione territoriale e densità demografica. Da Consigliere provinciale con delega al Bilancio – incarico che mi onoro di rappresentare e del quale nuovamente ringrazio il Presidente Occhiuto per la fiducia accordatami – non sono finora voluto intervenire nella deplorevole polemica messa in atto in merito alla questione che investe l’Ente Provincia per evitare di partecipare ad uno stucchevole giuoco tra le parti. Un tira e molla che, con tutta sincerità, non penso trovi affatto il plauso dei cittadini della comunità. Ho deciso tuttavia di farlo ora, alla luce degli incessanti attacchi rivolti quotidianamente nei confronti del Presidente Occhiuto, pur senza entrare nella sterile diatriba e alimentare una campagna di delegittimazione che ha assunto fin dall’inizio il sapore di una vera e propria azione di denigrazione personale dell’avversario politico. Mi limito a ricordare a coloro i quali, con protervia tale da ricorrere addirittura a chiedere sostegno in alte sfere governative, che il reintegro alla carica di Presidente della Provincia di Cosenza di Mario Occhiuto è contenuto in una norma espressamente prevista nello Statuto del medesimo Ente. Statuto approvato anche da quanti, oggi, s’ostinano a non accettare tale stato di cose, probabilmente perché ancora privi della necessaria lucidità per accettare la vittoria della coalizione di Centrodestra nella città bruzia. Ciò che mi preme evidenziare, oltre a questo aspetto tecnico che ritengo finanche superfluo rammentare a chi finge di non sapere, è soprattutto afferente le ricadute, sul territorio provinciale e le popolazioni interessate, di questo sconcertante teatrino. L’incedere sghembo di una parte politica che, anziché registrare un dato elettorale e dunque collaborare per avviare un percorso istituzionale fecondo e dai benefici comuni, non crea certamente nocumento al Presidente Occhiuto, ben conscio della piena legittimità del suo ruolo e persona notoriamente pacata e saggia, bensì all’ampia comunità provinciale che chiede di essere amministrata e attende tangibili risultati. L’invito che sommessamente rivolgo, pertanto, al bando di tecnicismi e strategie, è quello di scrivere finalmente la parola fine ad una querelle che mai avrebbe dovuto avere inizio. Ci si concentri, piuttosto, a dare un contributo fattivo e propositivo, pur dai banchi dell’opposizione, nel prosieguo del progetto di governo che vede Mario Occhiuto impegnato con abnegazione e, come sempre, indistintamente aperto al dialogo e al confronto. A chiederlo sono le famiglie, i giovani, le imprese che vivono e operano nei 155 comuni di competenza dell’Amministrazione provinciale di Cosenza.
GIOACCHINO CAMPOLO Consigliere provinciale con delega al Bilancio Forza Italia |