Caro compagno Angelo, la tua nomina a coordinatore di Sinistra Italiana Calabria arriva in momento difficile per la nostra terra e per la sinistra tutta. Da qui a breve inizieremo le fasi congressuali che porteranno, speriamo, alla nascita di una speranza per chi ancora vuole e deve credere che ci sia un’alternativa al capitale.E, ben consapevole del lavoro che ti/ci aspetta, non entro nel merito di quel che si deve fare…
Lasciami dire però con quanto orgoglio senta, ma credo di poter parlare a nome dei tanti compagni che da Corigliano a Santa Sofia, comprendendo i tanti che in queste ore ti stanno dedicando un affettuoso saluto, mia/nostra la tua nomina. Un riconoscimento che ha radici lontane, che parte da molto prima che ci conoscessimo e, per chi come me frequentava di sfuggita i circoli romani del PRC, sentiva parlare dei “grassiani” calabresi. Di un gruppo di dirigenti, di compagni, capaci di reggere l’urto con la “corazzata” Bertinotti – e con tutto ciò che voleva dire nel PRC – e costruire risultati concreti nella proposta e nella sostanza. Ricordo bene il primo incontro con Sandro Caroli e te e l’immediato sentirsi parte di gruppo. Poi la splendida campagna elettorale di Armando De Rosis che ci ha visto protagonisti. Già l’aver dato con voi un modesto contributo può riempire una “vita politica”. In quei giorni, in cui si compiva un’impresa che poteva essere una svolta per la nostra sfortunata città, ho costruito il mio piccolo bagaglio ideale. Imparare da te, dal professore De Rosis, da Cosimo Reale – il primo che mi disse “ascoltalo che il ragazzo è in gamba” – e dai tanti che li misero tutto quel che avevano che bisogna scegliere sempre ciò che è giusto e non ciò che è opportuno. Poi la campagna elettorale per le regionali - con la sensazione che, forse, dovevamo stare da un’altra parte e che, oggi, si è palesata - con un risultato personale nella tua città d’adozione straordinario. E che dire dell’affetto di Cantinella alla presentazione di “Passai l’estate“...Un’intera comunità che festeggiava con orgoglio il suo dottore...
Ed oggi arriviamo a questo risultato dopo aver attraversato il deserto. Sembrava di sbattere contro un muro di gomma, pareva di non riuscire a respirare nel mezzo di equivoci e vicende che ora, e solo ora, appartengono ad un altro tempo.
E, nonostante le diverse visioni sul particolare, abbiamo sempre avuto la certezza che la strada non potesse che essere quella della schiene dritte. In dieci mesi abbiamo scalato un piccolo Everest, abbiamo ricostruito un piccolo, grande gruppo di compagni che aveva, finalmente, una visione “illuminata” e, oserei dire, “marxista” del partito. Forse senza nemmeno saperlo… Hai costruito, sulla politica e sul rispetto, sulla connessione sentimentale con i compagni e sulle, eh si…anche con quelle, bellissime citazioni, una prospettiva che tutti noi sentiamo come necessaria.
Ed abbiamo avuto ragione anche quando sembrava che così non fosse. Da quando – sparuta minoranza – pensavamo che Tsipras valesse la pena, fino ad arrivare, oggi, all’idea che la sinistra non è più “centrosinistra” ma fare ed agire per il popolo con il popolo.
Credo che quel voler essere utile, che fa di te anche e soprattutto – ma non solo – un eccellente medico, quel voler stare dalla parte sbagliata sapendo che è lì che bisogna stare, sia il cuore di tutto quello che, ogni giorno, fai.
Ora, e lo sai, arriva il difficile. Ora dovrai, e noi con te, fare ciò che abbiamo sognato di fare. Perché, citando chi ti ha, credo, sempre ispirato, il dovere di ogni rivoluzionario è fare la rivoluzione. Una rivoluzione semplice, fatta di idee e di azione, di confronto e di politica. Da “Seminaria” – nodo di tutto – ed oltre “Seminaria”. Ma da domani…Oggi, mentre leggo le tante belle parole che tanti compagni ti rivolgono, goditi, godiamoci il momento. Gustiamoci questa piccola, piacevole, sensazione di pienezza, di riconoscimento, per aver voluto, con volontà di ferro, non lasciare che prima SEL ed ora Sinistra Italiana diventassero una scatola vuota utile al potente di turno.
Alberto Laise Sinistra Italiana Corigliano Calabro |