Torna il Teatro Amatoriale per rendere più fresca ed allegra questa calda estate coriglianese. L’iniziativa “Quadrato in Scena” voluta, pensata ed organizzata dal Comitato cosentino della Fita (Federazione Italiana Teatro Amatoriale) con il patrocinio del Comune di Corigliano Calabro, assessorati alla Cultura e Spettacolo Grandi Eventi, in collaborazione con le associazioni “Teatro Anch’io” e “Vincenzo Tieri” di Corigliano Calabro, è divenuta ormai un appuntamento fisso settimanale che sta contrassegnando, in maniera positiva, il cartellone degli eventi dell’estate ausonica. L’idea partorita lo scorso anno dal presidente del Comitato di Cosenza della Fita, Antonio Maria D’Amico, oggi alla luce di un crescendo fatto di consensi e gradimento da parte del pubblico, dimostra di essere un mix vincente, non solo sotto il profilo squisitamente culturale, ma soprattutto un grande veicolo promozionale del territorio. “Quadrato in scena” torna venerdì 22 luglio presso il Quadrato Compagna di Schiavonea di Corigliano con il quarto appuntamento previsto dal vasto, ricco e variegato cartellone varato dalla Fita. A rendere gradevole la serata del 22 luglio nel fantastico scenario dello storico “Quadrato Compagna” sarà la compagnia pugliese Associazione Artistico-Culturale La torre del drago di Bitritto (Bari) con lo spettacolo Dinastie bastarde (la storia del re diavolo) di Luigi Facchino che ne è anche il regista. Si tratta di un dramma in due atti ed ha come centro Alun, isola immaginaria, collocata tra il Regno Unito e l’Islanda, facente parte dell’arcipelago di Shetland. I sovrani hanno come obiettivo l’indipendenza dell’isola tuttavia cercando l’annessione con il regno di Inghilterra o di Scozia. Ma una lotta per la supremazia si consuma tra le nobili famiglie del regno. L’argomento, che diventa il filo conduttore dell’intera vicenda, è il rapporto padre/figlio… Le sensazioni, le emozioni, i risvolti psicologici che portano un padre a fare di tutto pur di salvare il figlio ribelle e vendicativo… Argomento per assurdo attualissimo: la difficoltà di un genitore della nostra epoca di riuscire a rapportarsi con un figlio che non rispetta convenzioni sociali, gerarchie di ogni sorta e soprattutto se stesso e chi lo circonda. “Questa compagnia – afferma il presidente Antonio Maria D’Amico – è sicuramente una delle più interessanti per ciò che concerne il teatro amatoriale del Sud Italia. In 11 anni di attività “La torre del drago” ha riscosso consensi in diversi contesti. Voglio aggiungere che questa commedia sarà portata in scena sabato 23 luglio anche ad Oriolo, nell’ambito del premio di regia teatrale denominato “La Portella”. |