Straordinario viaggio letterario ieri sera al Castello Ducale intorno alla figura e all’opera di Luigi Pirandello, l’unico scrittore del Novecento italiano famoso in tutto il mondo. Il prof Giuseppe De Rosis ha ripercorso prima la storia dell’anima dell’autore, tratteggiando la sua sicilianita’, i suoi rapporti col fascismo, la sua vita familiare complicata. Poi sono state presentate le coordinate del suo pensiero attraverso stralci di opere particolarmente significative: il contrasto tra la vita e la forma, la maschera, il cielo di carta del teatrino, l’acido corrosivo dell’umorismo, il relativismo orizzontale e verticale. L’ultima parte della serata è stata incentrata sul rapporto tra Pirandello ormai avanti negli anni e la giovanissima Marta Abba. Fu per lui Marta come l’impeto di una tempesta che tutto travolge, ma lei per lui ebbe solo il rispetto e l’ammirazione per un maestro. È stato un continuum grazie anche alla straordinaria intensità degli interpreti. Il pubblico è rimasto attento e in silenzio sino alla fine, un pubblico come sempre numeroso e competente. |