La spinosa questione relativa alla paventata chiusura dell’Ufficio del Giudice di Pace di Corigliano era stata sottoposta dal Movimento Cinque Stelle già alla Commissione Straordinaria Antimafia che, in un incontro che aveva visto presente la Dott.ssa Scialla, aveva spiegato ad una delegazione di cittadini che vi era già un piano di massima per evitare la chiusura dello stesso.
Successivamente, la giunta Geraci aveva disposto il trasferimento del suddetto Ufficio dai locali di Palazzo Garopoli a quelli della scuola media “Toscano”, con un conseguente dispendio di risorse umane ed economiche che lasciava immaginare che questo prezioso presidio di Giustizia e legalità sarebbe stato salvato. Invece, con grande stupore di tutti, questa Amministrazione aveva poi lasciato decorrere vanamente i termini per il salvataggio dell’Ufficio, infierendo alla città l’ennesima mortificazione.
Ora che, attraverso il decreto “milleproroghe” il Governo centrale compie una sorta di passo indietro, rimettendo i comuni nei termini per il salvataggio degli Uffici soppressi, e fornisce anche al Comune di Corigliano un’opportunità da non perdere assolutamente, sarebbe un grave errore non approfittarne.
Difatti, nel provvedimento governativo è inserito un emendamento riguardante la possibilità di mantenere in vita questi Uffici che precedentemente erano stati chiusi, a patto che si faccia carico delle spese per la copertura finanziaria e formazione del personale. Pertanto la Giunta Geraci dovrebbe svegliarsi dall’immobilismo in cui vegeta e non perdere questa ennesima possibilità, che darebbe al popolo coriglianese un segnale di speranza, e potrebbe costituire un’inversione di tendenza, in un periodo storico in cui le Istituzioni si ricordano di noi solo quando c’è da tagliare servizi e negare diritti.
Il nostro invito, che rivolgiamo all’Amministrazione Geraci, è quindi quello di darsi una scrollata dallo stato di torpore nel quale sembra essere piombata.